L'artista-designer, cultore dell'artigianato e firma per Dolce & Gabbana Casa, ci porta in una Calabria segreta fatta di progetti inediti, contaminazioni contemporanee, opere mitiche: un invito a esplorare mondi lontani

Chi può accompagnarci alla scoperta della Calabria meglio di Antonio Aricò, designer e artista, cultore dell’artigianato, apprezzatissimo anche nei mondi altolocati della moda (ha appena firmato una collezione per Dolce & Gabbana Casa).

Leggi anche: Estate 2023 in Italia: itinerari (curatissimi) per art e design lovers

Chi è Antonio Aricò, la nostra guida alla Calabria?

Artista, designer e direttore creativo, dai rimandi storici e popolari, mediterranei e immaginifici Antonio Aricò ibrida industria, artigianato e autoproduzione. E lo fa narrando storie e racconti, miti e leggende che vanno oltre il progetto, intrisi di spiritualità.

La strada professionale di Antonio comincia dopo aver conseguito una doppia laurea al Politecnico di Milano e un master con un lavoro basato sui temi del Design & Tradizione, combinando i campi dell'arte, dell'artigianato e del design.

Queste teorie, fuse con la poetica della cultura contemporanea, costituiscono oggi la sua pratica interdisciplinare. È noto come precursore di un approccio unico che mette in parallelo l'artigianato e l'autoproduzione con il design industriale. Tra gli ultimi progetti, ancora inedito, il suo studio Pop Up realizzato in una cupola geodetica a Campicello (RC).

Progetti di viaggio al Materia Festival

L’ambizioso obiettivo di Materia Festival è di generare un importante indotto-ricaduta sull’area Mediterranea, grazie agli ospiti e alle partnership di livello internazionale e alla direzione artistica affidata ad Antonio Aricò.

L’ottava edizione di Materia Independent Design Festival (27-30 settembre) trova nuova dimora nel cuore prezioso di Tropea, presso Palazzo Santa Chiara, tra le splendide vie del Borgo e nella suggestiva dimora di Villa Paola, ex-convento dell’Ordine dei Minimi di San Francesco da Paola.

Il tema di questa edizione è Materia in Vacanza, i progetti, perciò, saranno ispirati all’idea di viaggio e turismo, ma anche a oggetti mitici in grado di trasportare la fantasia in mondi lontani.

Ripercorrendo la storia dei Bronzi di Riace

Riconosciuto tra gli istituti museali archeologici più prestigiosi d’Italia, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria ha sede in un Palazzo tra i primi ad essere progettato al fine esclusivo dell’esposizione museale, intitolato a Marcello Piacentini, uno dei massimi esponenti dell’architettura del primo Novecento, che lo concepì in chiave moderna, dopo aver visitato i principali musei d’Europa.

Collocato nel cuore della città, il Museo è un elemento importante del paesaggio e della vita dei reggini.

Si affaccia, da un lato, sulla centrale Piazza De Nava, dall’altro, sul lungomare, con la splendida vista sullo Stretto. Tra le esposizioni temporanee, ha appena inaugurato la mostra I Bronzi di Riace - Cinquanta anni di storia, curata da Carmelo Malacrino, un suggestivo viaggio nella storia dei Bronzi di Riace attraverso fotografie d’archivio, molte inedite o poco note, e video dell’epoca, appositamente concessi da Rai Teche.

Arte contemporanea del territorio

La Galleria d’arte contemporanea Technè, è stata fondata nel 2006 a Reggio Calabria con lo scopo di promuovere artisti emergenti senza sacrificare la qualità della ricerca sui linguaggi dell’arte.

La galleria sostiene il lavoro di artisti italiani, soprattutto del territorio, presentandoli al pubblico internazionale e, nello stesso tempo, presenta artisti stranieri in Italia, creando e mantenendo fertile il dialogo con le istituzioni museali nazionali e internazionali, favorendo anche i rapporti tra gallerie, critici, curatori e collezionisti.

La galleria è ospitata nei seminterrati di un palazzo degli anni 20, si tratta di locali importanti per la città in quanto erano le celle di sicurezza della questura durante la rivolta cittadina degli anni 70.

Della struttura originaria, originariamente in uno stato di semi abbandono, si è cercato di mantenere il più possibile con un restauro attento alle testimonianze del periodo.

Technè si inserisce in modo trasversale nel dibattito culturale cittadino aprendo i suoi ambienti a eventi che pur non essendo strettamente legati all’arte contemporanea hanno caratteristiche di sperimentazione e soprattutto di originalità.

Arghillà: l'arte del ceramista Nicola Tripodi

L’arte di Arghillà, di Nicola Tripodi, ripercorre con curiosità, passione e sentimento i meandri della storia di questa terra, talvolta seguendo tracce trascurate e ignote, nascoste tra le pieghe della cultura povera e minore, quella della gente che la vive e la celebra ogni giorno.

La scelta delle figure su cui fermare il pensiero e di cui narrare, cade sugli oggetti di allora - quando anche le cose avevano un’anima riconosciuta - ma anche sula natura di sempre, sui simboli della tradizione che egli recupera e rilegge infondendo un respiro tutto nuovo che ce li sa avvicinare al cuore.

Arghillà è “l’arte delle terre” e di un universo infinito di testimonianze e allegorie che sa ancora sorprendere. Le terrecotte prodotte, ognuna un pezzo unico, sono modellate e decorate a mano.

La tradizione in evoluzione

Dopo la pausa invernale, il ristorante Qafiz di Calabretto, Santa Cristina D’Aspromonte (RC), ha riaperto con importanti novità volute dallo chef Nino Rossi.

La sala è stata completamente ridisegnata: nuove linee, nuove forme e uno chef’s table da otto posti per vedere all’opera lo chef e la sua brigata.

Per un’esperienza completa, poi, sono state aperte due eleganti camere all’interno della dimora del ‘700 (originariamente casa estiva della famiglia Ruffo di Scilla e, dai primi del ‘900, di proprietà della famiglia Rossi), situata alle pendici dell’Aspromonte e circondata da splendidi ulivi secolari.

La cucina di Nino Rossi propone piatti che se inizialmente erano una rappresentazione della tradizione portata nel gourmet, oggi sono un racconto inedito, dove passato e futuro della Calabria si fondono. Nasce un pensiero creativo che dà vita ad una palette di ingredienti, dove gli attori protagonisti sono le meravigliose materie prime dell’area grecanica, le acidità spinte, i grassi ben dosati.

Un eden di terrazze tra giardini lussureggianti

Villa Paola, charming hotel a Tropea in Calabria, rapisce con la sua bellezza estatica, grazie a un panorama mozzafiato sul mare azzurro di Tropea e al meraviglioso giardino a sette terrazzamenti, ricco di piante mediterranee e varietà tropicali.

Il senso di profonda armonia del boutique hotel, di sole 12 camere, si respira anche nella cucina del ristorante “de’ Minimi”, aperto anche al pubblico esterno.

Per la stagione 2023, Villa Paola organizza un ciclo di incontri e di degustazioni con le cantine calabresi più virtuose, espressione delle DOC locali. Ai piedi della villa, infine, si stendono gli agrumeti e gli orti della tenuta (originariamente gli orti dei monaci del convento), dove oggi gli ospiti amano passeggiare e raccogliere personalmente gli ortaggi e la frutta di stagione.