Il parco e la città immaginaria di Frigolandia
Frigolandia e il suo “museo dell’arte malvista”, a Giano dell’Umbria, è un luogo che si potrebbe definire utopico, ma in realtà esiste e si può visitare: è a Frigolandia, per esempio, che prosegue la storia della leggendaria rivista Frigidaire, ospitata nell’edificio principale dal 1977.
Cosa si può fare a Frigolandia? Visitare il parco, prima di tutto, lungo il quale si incontrano realtà come il Teatro Naturale di Oklahoma, ispirato all'omonimo teatro fantastico di cui parla l'ultimo capitolo del romanzo America di Franz Kafka, la Casa degli Oblò, un edificio destinato ai cittadini ospiti, o il M.A.M., il Museo e Laboratorio dell’Arte Maivista: “L’Arte Maivista”, si legge nel progetto originale, “è quell’arte imprevista, multipla, alta, bassa, media, pop e anti-pop, inventata, e pubblicata - dal 1977 in poi - dalle riviste come Frigidaire, Cannibale, Il Male, Frìzzer, al principio originali esperimenti autonomi e diventate, poi, modelli di comunicazione “altra” per l’originalità dei loro autori e collaboratori.