Elena Masera, fotografa italiana di base a Marrakech da più di 20 anni, è manager del Riad Due, non solo un luogo dove andare, ma dove stare

“I turisti che arrivano rappresentano un messaggio di speranza e di sostegno necessari, più che mai, in questo momento per il Marocco” dice Elena Masera, manager del Riad Due di Marrakech.

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E lo sottolinea, ogni giorno, sull’account Instagram del Riad con lo slogan “Marrakech is alive, live in Marrakech” che si ritrova, come un mantra, ripetuto da numerosissime strutture di ospitalità della città.

Marrakech è viva, per fortuna, e sta raccogliendo la forza per reagire al tragico terremoto dell'8 settembre proprio dalla sua vocazione principale, il turismo.

Da Mediaset a Marrakech: due libri sul Marocco e poi il Riad

E fu anche per Elena Masera, nel 2001, un viaggio di piacere a farle scoprire questa meravigliosa città: l’attrazione fu fatale, tanto da decidere di non lasciarla più.

Elena lavorava in Mediaset nella direzione delle risorse artistiche, con soddisfazione e successo, ma qualcosa durante quel viaggio l’ha colpita a tal punto da prendere la decisione di cominciare una nuova vita.

Elena non aveva contatti in Marocco, ma spinta dall’entusiasmo si è presto creata una rete che nel corso degli anni le ha offerto diverse opportunità: “non so se per la mia esperienza professionale, ma presto a Marrakech mi sono trovata ad avviare e gestire nuove attività legate al turismo, come se si fosse messo in atto un passaparola riguardo le mie competenze.

Nel frattempo, ciò che mi ha regalato il Marocco, oltre a una nuova casa e nuovi lavori, è stata la libertà di potermi esprimere con il mezzo di comunicazione che preferisco, la macchina fotografica.

Ho pubblicato infatti un libro nel 2009, dal titolo ‘Shopping a Marrakech’ e quest’anno ‘Extraordinary Marocco’ (edito da Italiastraordinaria, collana Tonocontinuo), un volume fotografico che racconta un Marocco autentico e straordinario, attraverso la sensibilità, l’amore e la gratitudine che l'autrice esprime in ogni sua immagine.

Cosa aspettarsi da un soggiorno al Riad Due

Le fotografie di Elena Masera sono anche uno dei fil rouge che accolgono chi arriva al Riad Due per un soggiorno.

Elena gestisce questo affascinante boutique hotel da 7 anni durante i quali ha potuto introdurre cambiamenti significativi sia alla struttura che alla decorazione e all’offerta di servizi.

Il proprietario, infatti, stava cercando una persona capace di organizzare un nuovo modello di ospitalità, basato sulla massima personalizzazione. Così sono cominciati gli impegnativi lavori di ristrutturazione che continuano a trasformare l’hotel in un luogo speciale, dedicato a chi desidera assaporare l’esperienza del viaggio in ogni suo aspetto.

Riad Due, infatti, è un intero palazzo su tre piani, ma dotato solo di 4 suites, per offrire agli ospiti spazi ampi, sia privati che comuni. Oltre al patio con la suggestiva vasca piscina e diversi punti relax, al primo piano si trova un salotto-biblioteca dai colori vivacissimi che Elena Masera ha ideato, come gran parte degli interni, in collaborazione con il designer decoratore francese Yann Dobry.

All’ultimo piano, dall’ampia terrazza, che riprende i toni rinfrescanti del verde del patio, si può godere di una magnifica vista sulla città. Tornando al piano terra, infine, è interessante, e unica nel panorama dei riad marocchini, la soluzione della cucina a vista: uno dei servizi proposti, infatti, è la possibilità di organizzare cene tradizionali da assaporare intorno alla vasca o sulla terrazza.

Il piacere di un soggiorno al Riad Due, situato nel cuore della medina come la maggior parte dei riad, non è, però, solo dato dagli spazi ampi, accoglienti ed eleganti, ma anche dall’accoglienza e dal senso di accudimento offerto dal team di lavoro.

Come sta vivendo la ripresa Marrakech

L'8settembre, come sappiamo, il Marocco nord occidentale è stato colpito da un tragico evento sismico, con epicentro lungo la catena montuosa dell’Alto Atlante.

Il numero delle vittime dichiarate si avvicina intorno alle 3.000 ed è salito vertiginosamente nelle prime ore da quando ci ha raggiungo la notizia. Abbiamo voluto chiedere a Elena, testimone diretta, qualche informazione sulla situazione attuale a Marrakech:

Com’è oggi la situazione a Marrakech, strutture di ospitalità e musei sono aperti?

“Sabato 9 settembre, giorno dopo la scossa di terremoto, l’aeroporto era già aperto, la maggior parte dei musei aperti così come tutti i riad che non sono stati danneggiati.

Alcuni ristoranti hanno aperto dopo una sola settimana, altri non hanno avuto la necessità di chiudere. Al momento il palais Bahia, Il palais Badi, les Tombeaux Saadienne e il Musée des Confluences sono chiusi al pubblico.

Per il resto è tutto aperto e operativo. Come saprete, dal 9 al 15 ottobre si è tenuta l’importante conferenza mondiale del FMI e della Banca Mondiale che, per fortuna, non è stata annullata!”

Nel vostro Riad ci sono state tante cancellazioni o gli ospiti continuano a venire?

“Sfortunatamente la gente si è spaventata ascoltando telegiornali e leggendo notizie non sempre veritiere. Hanno tutti cancellato nell’immediato, solo dopo mille rassicurazioni da parte nostra qualche cliente è stato recuperato.

Le prenotazioni di ottobre e novembre stanno riprendendo ed è molto importante per tutti perché si tratta della stagione migliore per visitare Marrakech e il Marocco.”

Come vedi tu, in generale i turisti: chi arriva oggi chiede informazioni sui giorni del terremoto, è interessato, impaurito, vorrebbe poter aiutare o fa finta di niente?

“La maggior parte dei clienti che hanno deciso di venire e non cancellare la prenotazione è perché si è fidata delle informazioni ricevute da parte nostra.

Una volta qui hanno visto loro stessi che la situazione a Marrakech non è cosi disastrata come è stato fatto percepire.

Buona parte vuole assolutamente lasciare un contributo per aiutare le popolazioni delle montagne duramente colpite. Ho avuto una coppia di clienti, presenti il giorno del terremoto, che sono andati persino a donare il sangue. Commovente.”

È cambiato il vostro modo di accogliere le persone e di offrire ospitalità e servizi?

“Onestamente no, nulla é cambiato. Ci comportiamo sempre e comunque nello stesso modo. Forse diamo il benvenuto con un sorriso ancor più speranzoso affinché sempre più viaggiatori siano invogliati a raccontare e a tornare in questa meravigliosa terra.”