Un itinerario di luoghi non banali: 7 tappe in giro per la Campania alla scoperta di espressività potenti, ambientali e storiche con l'architetto Daniele Della Porta

Prosegue verso il sud della penisola lo speciale estate 2023 di Interni per farci incantare dai palazzi storici di Napoli, oggi abitati anche da studi di architettura internazionali, e da luoghi di accoglienza impareggiabili: l’architetto Daniele Della Porta ha selezionato per noi le sette tappe della Campania.

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Chi è Daniele Della Porta, la nostra guida alla Campania?

“La grande difficoltà della mia regione - dice Daniele - è raccontare i propri prodotti e la propria professionalità, io ci sto provando con il mio lavoro e, in piccolo, anche con questo itinerario”. Laureato a Napoli nel 2005, l’architetto Daniele Della Porta porta avanti l’attività dello studio del padre, arch. Gerardo Della Porta, fondato nel 1973.

Fin dall’inizio, progetta arredi su misura per le sue architetture, cimentandosi così nel campo del design. Nel 2009 fonda il marchio Puntolargo, con il falegname Roberto Lepre e il tappezziere Salvatore Pepe e nel 2015 è presente al Salone del Mobile di Milano con la sua prima direzione artistica di respiro internazionale. Dal 2020, inoltre, è professore a contratto di Disegno Industriale presso l’Università Federico II di Napoli.

Cultura contemporanea nel cuore di Napoli

Un edificio di fondazione cinquecentesca nel centro antico di Napoli, Palazzo Caracciolo di Avellino, ospita la Fondazione Morra Greco, sviluppata a partire dalla Collezione Morra Greco per sostenere la cultura contemporanea.

Missione fondamentale della Fondazione è il legame con il territorio campano, con il quale instaura un continuo dialogo attraverso diverse attività, come programmi di residenze per artisti locali, esposizioni di opere o ancora organizzazione di laboratori didattici per vari tipi di pubblico.

Fino a fine luglio, gli spazi della fondazione ospitano due mostre: la prima dedicata al lavoro artistico, al pensiero e all’attivismo politico dell’artista statunitense Jimmie Durham; la seconda, Goal!, è una collettiva di dieci artisti che attraverso linguaggi e percorsi differenti sono stati invitati, in occasione dalla vittoria della squadra del Napoli nel campionato di Serie A, a dare una propria lettura dell’azione del goal.

Una casa-studio tra stucchi e affreschi

Al secondo piano di Palazzo Ruffo di Castelcicala, principesco edificio del Settecento nel cuore di Napoli, l’architetto Antonio Martiniello ha stabilito la sua casa-studio: Keller Architettura.

L'appartamento, che conserva e restaura l'antica residenza nobiliare, è un affascinante connubio tra antico e moderno.

Il giovane architetto napoletano è riuscito a inserire con rispetto il gusto per il design e l’arte contemporanea nella struttura originaria, un trionfo di stucchi colorati, affreschi barocchi, decori esotici e antiche maioliche. Ma non solo, ha aggiunto agli spazi la sua idea di social living: l’appartamento, quindi, è non solo luogo di vita e di lavoro, ma anche di socialità.

Autentica esperienza napoletana

Casa D'Anna ai Cristallini, nell'antico centro storico di Sanità-Vergini, il quartiere più vivace di Napoli, permette di scoprire l'antica capitale del Regno delle Due Sicilie che, in questa parte della città, conserva siti archeologici risalenti all'epoca greca e periodo romano.

Grazie alla gestione di Alessandra Calise Martuscelli, che offre un'ospitalità personalizzata e sofisticata, soggiornare al B&B Casa D'Anna ai Cristallini è come vivere in una casa privata, in sintonia con il fascino dei suoi interni accuratamente decorati e impreziositi dalla sorprendente collezione di oggetti d’antiquariato.

L'ampio appartamento dei primi del 1400, finemente ristrutturato, si trova al secondo piano di Palazzo Giannattasio, a pochi passi dal Museo Archeologico.

Alla scoperta di gioielli e pietre preziose

Con Napoli negli occhi e nel cuore, il percorso suggerito ci conduce qualche chilometro all’interno, a Cava de’ Tirreni (SA), dove in un riservato palazzo del centro storico si apre Mineral, negozio e atelier di gioielli, ma prima ancora, un’esperienza.

Mario Pisapia, gemmologo accreditato ed esperto di diamanti, infatti, ha concretizzato in questo luogo, l’idea di consentire ai visitatori di avvicinarsi al mondo dei gioielli attraverso la conoscenza della materia prima, dei processi di lavorazione e delle infinite possibilità date dalla maestria di chi li disegna.

Mineral, progettato dall’architetto Daniele Della Porta, è un percorso di scoperta: l’ingresso si trova al primo piano e l’atelier si sviluppa verso il basso attraversando gli ambienti dove lavorano i maestri orafi, gli uffici e infine il caveau realizzato in una vecchia cisterna.

Un palazzo e una storia sorrentina

Giunti a Sorrento (NA) e affacciandosi sul porto, non si può non notare un palazzo dominato da una torre circolare. È la sede del B&B Marina Piccola 73, gestito da Roberta Fiorentino e dalla figlia Alice, e ricavato dall’accurata ristrutturazione del palazzo di famiglia, costruito tra il 1860 e il 1865.

Negli anni, il palazzo fu sede del circolo nautico Canottieri Italia di Napoli e degli uffici della Capitaneria di Porto di Sorrento, oggi resta una gemma dell’architettura del XIX secolo, meticolosamente rinnovata, con interni eleganti in cui il design contemporaneo si mescola in modo raffinato e inedito a dettagli vintage e a tesori di antiquariato.

Molte delle caratteristiche originali sono state mantenute, come i pavimenti in cotto del 1865, alcune maioliche, un armadio veneziano del Settecento e il coccio pesto della stradina di accesso.

Colori in equilibrio, a strapiombo sul mare

È ancora Sorrento che ci accoglie e stupisce per una seconda, affascinante, opportunità di soggiorno.

All’esterno, lo spettacolo di sfacciata bellezza è quello del Golfo, all’interno rispondono interni caratterizzati da un caleidoscopio di colori in equilibrio, combinati con gusto e audacia dall’architetto Marco de Luca che qui ha deciso di realizzare anche la sua abitazione. Maison La Minervetta è stata costruita negli anni 50 dai nonni dell’architetto, Giovanni Cacace, albergatore sorrentino e Wanda Schwartz, la moglie danese innamorata di Sorrento.

Dopo 20 anni di gestione la struttura passò in altre mani per tornare alla famiglia nel 2006.

Arroccata sul costone a strapiombo sul mare, oggetti di design, vasi di Memphis, libri, riviste, opere d’arte, souvenir di viaggi, fotografie e arredi animano con disinvoltura gli spazi comuni e le camere, tutte con vista mozzafiato.

Dalla tradizione del bar all’italiana

Negli anni 50 e 60, il bar diviene emblema della rinascita, del boom economico e della voglia di sognare.

Il bar all’italiana, dunque, si afferma come un luogo dove si consuma il tempo e lo spazio, ma solo il caffè compare sul conto. A Pagani, in provincia di Salerno, il locale Cinquanta Spirito Italiano vuole onorare questa tradizione, e grazie all’intervento dell’architetto Daniele Della Porta, ripropone il bar anni ’50 in chiave contemporanea.

La lista dei drink è incentrata sui grandi classici della miscelazione, ma allo stesso tempo non rinuncia alla sperimentazione e alla contaminazione.

Il cuore della scena è il bancone, una grande isola con un’alta bottigliera centrale che si staglia in aderenza al fronte curvo del locale e la palette colori, votata all’eleganza, è legata ai neri, ai grigi e ai blu, ma non teme l’incursione dello spirito vivace e solare del “Bel Paese” lasciando esplodere l’arancio negli arredi e nel top centrale.