Il lifting di monsieur Pierre-Yves ha coinvolto diverse aree del complesso, che nel 1898 è stato rimodellato in tre ali sviluppate attorno a una corte centrale.
Innanzitutto le stanze: 28, fra camere e suite, tutte pensate come appartamenti dove le zone d’ingresso sono funzionali, i bagni extralarge con docce e WC separati, le cabine armadio iperspaziose, le luci ricercatissime e il panorama esterno valorizzato in ogni suo scorcio.
Poi l’ingresso, dove una coppia di porte scorrevoli in vetro sembrano quasi anticipare quello che si ammirerà di lì a poco; il corridoio centrale in parquet di quercia restaurato e sormontato da affreschi del pittore Otto Haberer sul soffitto riportati allo splendore degli inizi del ‘900; la Play&Smokers Lounge, in cui campeggiano una sala biliardo, pouff e divani verdi, specchi e quadri classici alle pareti; la scenografica lobby, dalle imponenti finestre panoramiche che si affacciano sul ghiacciaio Roseg.
E ancora: la sala camino, chiamata 'Chimney room', in cui brillano di luce propria le iconiche poltrone Eames disegnate da Charles e Ray Eames nel 1956; la sala dei ricevimenti, soprannominata Salon Julier; e quattro piattaforme yoga outdoor, situate nel parco con vista panoramica sulla valle e sulle montagne circostanti.