“La pietra naturale richiede cultura, passione, tempo. La disponibilità da parte dell’architetto e del designer di rinunciare al controllo totale, affidandosi a una bellezza da avvicinare con rispetto e umiltà”. Stefano Ghirardi è presidente di PNA e a capo di un’azienda famigliare arrivata alla terza generazione. Ed è anche un vero appassionato.
“I cavatori, così si chiamano le aziende che estraggono il marmo dalle cave, hanno spesso una storia famigliare legata alle pietre” spiega. “A volte sono proprietari della cave, a volte invece usufruiscono di concessioni demaniali di lunga durata. In qualsiasi caso hanno sempre un legame profondo con il materiale e un grande rispetto per l’ambiente. È la consapevolezza di toccare con mano qual è il senso di un materiale eterno”. Quando si parla di cave, si parla di ‘piani di coltivazione’, non di sfruttamento. Perché esistono precisi impegni di bonifica e riuso e, soprattutto, si estrae quello che serve, non c’è scarto o perdita.