Punto focale dell’ambizioso progetto, nato dalla collaborazione tra Benetti, lo studio inglese RWD e Bonetti/Kozerski di base a New York, è garantire una permanenza a bordo che alterni momenti più dinamici ad altri di assoluto relax. “Nell’affrontare il concept”, illustra Adrian Chisnell, Team Principal di RWD, “abbiamo ripensato il concetto classico di vita di bordo. Oggi gli armatori usano la barca in modo differente rispetto al passato: questo yacht riflette nuove abitudini, più dinamiche e meno formali, e si rivolge a un armatore attivo e curioso, che trascorre poco tempo sdraiato a prendere il sole perché preferisce esplorare e godersi i luoghi che ha appena raggiunto”.
Gli interni sono opera degli eclettici designer Enrico Bonetti e Dominic Kozerski. “La ricerca dell’eclettismo è importante per portare novità che derivino dalla contaminazione”, precisa Giovanna Vitelli. “Entrambi i designer sono nati nello studio di Peter Marino e hanno poi operato in vari ambiti dell’architettura, dal residenziale al retail agli hotel. Oggi sono impegnati anche nel progetto della nuova sede della Pace Gallery a New York. Insomma, sono architetti molto aperti, stimolati da mondi ed esperienze diverse: una risorsa di cui gode il progetto di Oasis”. Gli interni infatti si caratterizzano per uno stile casual-chic ricercato nell’uso dei materiali, negli accostamenti cromatici e nelle forme di arredo, improntate a un’elegante sobrietà. Il décor, che alterna pelli chiare, cuoio e palissandro nelle tonalità più tenui e luminose, definisce uno spazio con evidenti rimandi a un grande loft contraddistinto da una fluida continuità tra esterni e interni, dove le aree polivalenti sono vivibili in ogni momento della giornata. “Gli spazi”, spiega Enrico Bonetti, “trasmettono un senso di quiete grazie a essenze classiche che esprimono qualità e misurata eleganza, in un fil rouge armonico di materiali e colori che non conosce interruzione tra gli ambienti”.