Una sede nuova, sobria e irriverente, per ospitare la factory creativa di uno dei designer più originali della scena europea. Nella tipica canal house ottocentesca, nel cuore di Amsterdam, l’antico e il nuovo si incontrano liberamente, in una interpretazione architettonica della design philosophy di Marcel Wanders

Marcel Wanders pesca e mescola, ibrida tecniche e stili in un mix che, da ingredienti disparati, sortisce cose nuove e meravigliose. È uno stregone, allegro ed elegante, che sembra produrre senza sforzo attingendo idee e modelli dal passato e dal futuro. Il suo design tende alla totalità perché non si rapprende negli oggetti ma si espande coinvolgendo gli spazi, le atmosfere e persino le persone. Il sogno, ha dichiarato Marcel Wanders, è di compiere un’opera dalla A alla Z, e la più recente occasione per un progetto olistico e umanistico è arrivata con il design del suo nuovo studio.


Marcel Wanders
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Marcel Wanders è cresciuto a Boxtel, in Olanda, e nel 1988 si è diplomato con lode alla School of the Arts di Arnhem. Deve l'inizio della sua notorietà all'iconica Knotted Chair, creata nel 1996 per Droog Design. Oggi collabora con i principali produttori europei di design contemporaneo tra cui Mooi di cui è fondatore. Molte sue creazioni sono state scelte per le più prestigiose collezioni e mostre di design del mondo e i suoi lavori sono apparsi sui principali giornali e riviste di design.

L'interior design è stato realizzato completamente sotto il controllo dei due direttori creativi, lo stesso Marcel e l’italiano Gabriele Chiave. Originariamente costruito nel 1892, nel centro di Amsterdam, per ospitare una scuola della comunità luterana, il grazioso palazzetto ha cambiato pelle sotto la guida di Marcel Wanders per diventare una factory creativa, il centro ispiratore e propulsore del Wanders-world.

Al piano terra dedicato essenzialmente all’accoglienza, ci sono la reception, due sale riunioni, la biblioteca dei materiali e la cucina, e anche un altro spazio, la galleria, che serve come 'studio fotografico' ma anche per esporre i frutti di una carriera già piena di pezzi memorabili. Qui si incontrano la Lounge Chair disegnata per la collezione degli Objets Nomades di Louis Vuitton, l’Eden Queen Carpet per Moooi e alcune Personal Edition, come le One Minute Sculptures, Mickey Mouse e Minnie, la Special Edition del Rijks, Masters of the Golden Age, le Babel Chairs e la Bon Bon Chair Gold tessuta all’uncinetto e ricoperta d’oro (tutti in vendita sulla Marcel Wanders boutique on line).

Il rapporto con le caratteristiche dell’edificio esistente è importante, anche volendo spazi del tutto contemporanei, abbiamo rispettato il suo carattere classico del luogo."

Le circa cinquanta persone, impegnate su molti progetti, si distribuiscono nei tre piani superiori, dove gli spazi di lavoro sono una esposizione vivente del design di Marcel Wanders. Al primo piano si trovano i grafici e i team occupati nel product design, che lavorano circondati da pezzi realizzati per brand internazionali, quali Decorté, KLM, Lladró, Magis e Moooi, un brand separato dallo studio, che Marcel Wanders co-fondò nel 2001 e di cui è art director.

Al secondo piano si trovano il dipartimento di interior design e l'ufficio del team di direzione creativa: qui è esposta una special edition di Christofle e il Monster Garden rug (il tappeto del giardino dei mostri) fatto per Pierre Frey, che mescola, in un assemblaggio fantastico, ornamenti astratti e grottesche immagini di piante e animali. Al terzo piano ci sono la sala riunioni vip e l'ufficio management e marketing.

Il suo design tende alla totalità perché non si rapprende negli oggetti ma si espande coinvolgendo gli spazi, le atmosfere e persino le persone."

Nel nuovo studio, Marcel Wanders ha voluto esprimere soprattutto il carattere sociale e condiviso della fase creativa e produttiva, dove tutti gli ambienti si raccolgono, e si guardano, attorno al patio centrale a tutt'altezza. “Il rapporto con le caratteristiche dell’edificio esistente è importante”, spiega Marcel: “anche volendo spazi del tutto contemporanei, abbiamo rispettato il suo carattere classico, abbiamo mantenuto la struttura architettonica e alcuni materiali originali, come i mattoni riportati in vista sulle pareti, e abbiamo utilizzato tappeti, wallpaper e pavimenti in legno che si inseriscono bene in un edificio tradizionale, trasformando la piccola corte interna in un vuoto luminoso che connette tutti gli ambienti”.

Il mondo di Marcel Wanders brilla di un’ironia gioiosa, di giochi creativi che rievocano figurazioni e tecniche del passato e le proiettano nel mondo dell’immaginazione contemporanea. Per esempio, sperimenta antiche tecniche come la Delft Blue, la tecnica olandese par excellence (di derivazione Ming), che reinterpreta in lavorazioni istantanee di un minuto, One Minute, e contamina con il dripping, reso celebre da Jackson Pollock, per produrre pezzi deliziosi ma anche forti. In sintesi, manipola, con disinvoltura postmoderna, segni, icone e tecniche di culture diverse, mescolando antico e moderno, accostando la dinastia Ming, le ceramiche di Delft, Walt Disney e l’Action Painting a mano libera.

Parte integrante dell’intera atmosfera dello studio è l’immagine onirica di Wanders, carismatico ed elegante, che lo ritrae in azione, not here, but everywhere, mentre, interpretando le cromie delle ceramiche di Delft con il blu intenso degli occhi e di bianco vestito, impone le mani intinte di vernice colorata sul candido corpo di Topolino.

Progetto Marcel Wanders - Foto Nicole Marnati