Progetto di Adam D. Tihany
Foto di Eric Laignel
Testo di Matteo Vercelloni

Protagonista dell’interior design di esclusivi hotel e ristoranti in tutto il mondo, Adam Tihany ha recentemente concluso il progetto del Veranda Cafe ubicato all’interno del centro commerciale The Avenues, nello spazio Harvey Nichols, il tempio della moda di Kuwait City.

Come in tutti i suoi progetti anche in questo caso lo spazio del locale è pensato come un luogo intimo e accogliente, ad altro grado emozionale per quanto riguarda l’idea dell’involucro architettonico che si scosta volutamente dalla galleria commerciale su cui si affaccia, offrendosi come una sorta di grotta scultorea, giocata sul confronto di geometrie e materiali. L’acciaio inox a specchio, lavorato e fornito dall’Italia da Marzorati Ronchetti, è piegato secondo geometrie frattali e a cristalli volumetrici per disegnare la sorprendente boiserie che avvolge la scala, sviluppandosi all’intorno della torre di vetro acidato dell’ascensore centrale. L’acciaio, con le sue stridenti geometrie, unisce l’accesso dalla galleria commerciale alla sala del primo livello declinandosi in diversi episodi compositivi: dal rivestimento parietale, che prosegue nel soffitto con cuspidi tridimensionali, si sviluppa nel parapetto e si conclude nel bancone–reception in un dirompente ed efficace gioco di riflessi spezzati che moltiplicano e deformano lo spazio dell’intorno. Al dinamico segno progettuale dell’ingresso, che somma al monolito regolare vetrato dell’ascensore la movimentata sequenza delle forme in acciaio, risponde l’avvolgente soluzione compositiva della sala da pranzo, dove alla parete rivestita di legno, aperta con ampi scorci sullo spazio sottostante dello shopping, si affianca la soluzione sinuosa e plastica del disegno del soffitto e del lato cieco prospiciente. Senza soluzione di continuità, una fitta serie di lame a figura variabile e a serpentina sono poste in parallelo, intercalate da colpi di luce, creando una sorta di riuscito tunnel scultoreo che unisce in un’unica forma cocooning parete e copertura come in un ventre architettonico che protegge e circonda gli ospiti e i visitatori. Il rapporto tra caldo e freddo, tra forme morbide e geometrie scattanti e spigolose, caratterizza la filosofia del progetto che si relaziona anche alle diverse modalità di visita dello spazio. Al percorso di accesso in movimento, circondato da riflessi spezzati e da un sotteso dinamismo statico della pelle architettonica risponde al primo livello un’atmosfera più solare e silenziosa, scandita da una luce calda e diffusa, da figure armoniche e da materiali naturali come il legno e il marmo. Come nelle sfere-tavolino disposte lungo il divano di attesa che segna la divisione tra i due momenti del percorso architettonico e sensoriale, marcando anche la diversa quota del piano di calpestio che annuncia l’ingresso all’ambiente della sala ristorante. Qui si confrontano tavoli, sedute con alti schienali per creare isole indipendenti e intime, arredi su disegno di diversa configurazione.