Due volumi simmetrici in legno, affacciati su un patio sopraelevato, facili da montare e smontare come un meccano, ma anche da ampliare in funzione delle esigenze familiari.
Non stiamo parlando di una casa prefabbricata contemporanea ma di un progetto pensato nel lontano 1934 da una protagonista del design del ‘900: Charlotte Perriand, che insieme a Pierre Jeanneret condivise il famoso studio parigino di Le Corbusier.
Donna libera ed emancipata, la Perriand riuscì a trovare in un mondo assolutamente maschile come quello dell’architettura, un suo ruolo ben preciso, un percorso autonomo e indipendente, fertile d’incontri e ricco d’invenzioni: fu, infatti, progettista, designer, fotografa ma anche instancabile viaggiatrice e grande appassionata di montagna (fu espertissima scalatrice e sciatrice).
Ma soprattutto riuscì a pensare, con grande lungimiranza, a progetti solidi e sostenibili, realizzati con materiali riciclabili e con strutture leggere, itineranti e a basso impatto ambientale. Proprio come la casa di vacanza ‘au bord de mer’, a cui il geniale architetto francese aveva cominciato a pensare, poco più che trentenne, a partire dal 1934 senza però avere mai avuto occasione di vedere materialmente realizzato il suo progetto.
Così la ‘maison’ è rimasta sulla carta sino al 2013, quando, con il sostegno di Louis Vuitton, è stato costruito il primo prototipo, seguendo fedelmente i disegni originali, in occasione di Art Basel a Miami. Dalla Florida la ‘maison’ è approdata a Milano, per il FuoriSalone, rinnovando così quello spirito nomade che aveva ispirato la sua eclettica progettista.
testo di Laura Ragazzola
foto di David Zanardi