Il punto di partenza è stato il desiderio di cogliere la vera essenza di Venezia, che essi hanno indentificato nel fenomeno delle maree che invadono il tessuto urbano creando effetti eccezionali. Le pietre di Venezia, il suo selciato, i suoi muri sono, grazie a questo, un inno alla stratificazione, un capolavoro d’imperfezione vitale – come avrebbe detto Ruskin – che crea una decorazione spontanea che intride la materia prima della sua architettura.
Zanellato e Bortotto riportano questa potente suggestione nei tessuti per Rubelli, con le cromie cangianti che ricordano i licheni che invadono le muraglie dei palazzi sui canali; ma anche nel sistema componibile d’imbottiti La Serenissima per Moroso, che parte dalla stratificazione delle pietre veneziane per realizzare sedute che nascono dalla stessa idea compositiva; o nel tappeto Giudecca per cc-tapis, che reinterpreta l’immagine di una gradinata in marmo bagnata dall’acqua della laguna.
Ovviamente non poteva mancare il vetro: e anche qui i due autori si appropriano di una tecnica antica di lavorazione artigianale locale e per il marchio Ongaro e Fuga creano uno specchio e uno scrigno contenitore che contrappongono la linearità di un supporto geometrico al decoro che ricorda petali e foglie, generando un effetto di bilanciamento perfetto tra organicità e astrazione.
Più vicino, invece, al tema della trasparenza del vetro, anche nelle sue molteplici variazioni colorate, è Matteo Zorzenoni, che per NasonMoretti disegna Blow Bowl e Twist, entrambi lavori che si ricollegano a tecniche di soffiaggio antichissime, reinterpretate con la freschezza del design contemporaneo.
Affezionato alla sua origine lagunare è il più internazionale dei designer di questa generazione di autori veneti, Luca Nichetto. Diviso tra Italia, Nord Europa e Far East, Nichetto porta un’eco veneziana nel cuore dei suoi progetti. Oltre il riferimento al vetro – vedi la sua Gémo ispirata alle lampade molate della tradizione veneziana – l’immagine che Nichetto sembra maggiormente aver portato con sé nei suoi viaggi progettuali è quella delle barche che solcano i canali e la laguna.