È il Mediterraneo che si respira in questa a casa a due passi dalla celebre spiaggia di Granelli, in provincia di Siracusa.
Un progetto di restauro, dal segno rigoroso e funzionale, capace di dialogare con la bellezza del paesaggio e del mare siciliani
Progetto di Lillo Scaringi Raspagliesi – Local architect Studio Tringali – Progettista del paesaggio Ivan Gallo – Foto di Mattia Aquila – Testo di Laura Ragazzola
La casa, immersa nella luce, si adagia su una stretta lingua di terra che da un campo di ulivi scende giù, sino al mare. Come un tratto di matita, un cancelletto di legno disegna un confine leggero fra l’edificio e la spiaggia, che entra discreta nel giardino formando una piccola duna.
Granelli – questo il nome della spiaggia – forma un’ampia baia chiusa tra le scogliere di Punta Chiappa e Porto Ulisse. Siamo nella Sicilia Sud Orientale, a due passi da Pachino, in provincia di Siracusa. Il litorale è selvaggio, incontaminato, mosso qua e là da dune di sabbia dorata. L’acqua cristallina del Mediterraneo ha tutte le tonalità dell’azzurro.
“È il mare, non la casa, il vero protagonista di questo progetto”, osserva l’architetto Lillo Scaringi Raspagliesi, padrone di casa e autore della ristrutturazione. “Chi non ha mai sognato di svegliarsi in uno scenario come questo? Il mare è a 50 metri, ti ci puoi quasi tuffare dal letto, mentre la strada si trova dietro la casa, a un centinaio di metri, dove un piccolo parcheggio accoglie le auto. Certo, l’edificio era un rustico, ancora in fase di cantiere, ma bastava guardare il mare e qualsiasi dubbio e perplessità scomparivano: veniva subito la voglia di mettersi al lavoro”.
La prima idea è stata quella di creare un legame più forte tra l’edificio e il contesto paesaggistico. Spiega il progettista: “Enfatizzando il lotto lungo e stretto, abbiamo creato una sorta di cannocchiale visivo che dal parcheggio oltrepassa la casa, grazie alle due porte finestra allineate, per arrivare sino al mare. Sul lato terra, lo sguardo corre lungo il tunnel disegnato da un leggero pergolato di legno che porta sino all’ingresso; sul lato mare, invece, un passerella di legno suggerisce il cammino verso l’acqua”.
Così la casa sembra aprirsi al paesaggio circostante, alla ricerca di una piena armonia tra natura e spazio abitativo. L’edificio poggia sul terreno con la leggerezza di una costruzione temporanea, con lievi cambi di quota, ed è sormontato da un tetto-terrazzo con balaustra in ferro, che sostituisce parte del tetto in coppi. La calce bianca si alterna a un ocra discreto, che sfuma nel colore paglierino dei prati ‘bruciati’ dal sole. Un porticato raddoppia gli spazi della casa, creando un’area living open air con cucina in muratura.
E l’interno? “Beh, deve essere un luogo dove rifugiarsi. Dal sole, dal caldo, dal vento… Perché la Sicilia è un’isola dal carattere forte, dove tutto è più intenso”, risponde l’architetto. “Il layout interno è molto funzionale: ho scelto un ampio open space suddiviso fra soggiorno e cucina, a cui si aggiungono due camere da letto con bagni a specchio.
Le scelte d’arredo sono funzionali e curate nei minimi particolari: fra tutti, i contenitori su misura, in ferro corten, che diventano un motivo dominante degli spazi interni. La cucina è un monoblocco in acciaio, mentre il lavello è annegato in una struttura in muratura rivestita con piastrelle.
Proposte di design, scelte fra i pezzi iconici della produzione storica e contemporanea, punteggiano gli interni, rivelando la passione dei padroni di casa per il mondo del progetto e del design.