“La luce è generata dalle forme della struttura, mentre alcuni lampadari si propongono come raffinati oggetti iconico-luminosi per caratterizzare alcuni spazi comuni, quali il ristorante gourmet e il lounge bar”, spiega l’architetto. L’atmosfera rilassante e accogliente degli spazi comuni al piano d’ingresso, che comprendono un ristorante (il secondo è al sesto piano), è infatti valorizzata anche dalla presenza di un piccolo bar connotato da una luce circolare che richiama l’oculo zenitale del Pantheon.
In chiave di massima personalizzazione sono state invece concepite le camere dislocate sui cinque piani superiori, che regalano viste spettacolari sul Pantheon, piazza Sant’Eustachio e via di Santa Chiara. Ciascuna delle 79 stanze, che integrano 20 suite, è arredata con mobili customizzati. Gli armadi, per esempio, sono unità minime e autonome, aggregate in blocchi verticali su una base comune, come colonne su un unico basamento.
Ça va sans dire che grande cura è stata dedicata al disegno degli esclusivi rivestimenti e alla scelta della palette materico-cromatica, che nelle sale da bagno dedicate sperimenta la texture delle pietre della tradizione ‘lavorate’ dal tempo con l’accostamento di marmo e vetro.