DI VALENTINA CROCI

È il design anonimo che ha ispirato il progetto.

O meglio l’operato strettamente funzionale, privo di velleità artistiche, degli operai brasiliani che lavorano nei cantieri di Marcio Kogan, l’architetto brasiliano dello studio MK27. Strutture provvisorie e ausiliarie, costruite ad hoc per le varie fasi di costruzione, hanno suggerito al designer l’idea dell’integrazione, dell’innesto formale, materico e funzionale. Costruiti con materiali trovati sul sito, i pezzi sono modificati con elementi aggiuntivi, spesso di alto artigianato, in un contrasto tra grezzo e sofisticato che conferisce poeticità alla materia e soprattutto pone l’accento sul saper-fare dell’uomo. Rappresentano anche la cristallizzazione del tempo, della progressione del lavoro sottesa al prodotto finito, che rimane per lo più sconosciuta e negletta. Il progetto Prostheses & Innesti, presentato dalla galleria londinese Fumi, raccoglie un lavoro di quattro anni a cui si sono aggiunte opere nate dal restauro del castello cinquecentesco di Vigevano, seguito dagli architetti Manuela Verga e Paolo Boatti. Queste ultime, denominate Made in Italy, sono state concepite e realizzate in Italia, rappresentando l’eccellenza del nostro artigianato, come il vetro di Murano. Per sottolineare il riferimento al luogo del restauro, gli architetti hanno cercato contaminazioni con materiali locali quali il travertino e la seta comasca. Dal cantiere alla galleria, questi oggetti ‘innestati’ ricompaiono trasformati nel significato e nella funzione originari e con una nuova prospettiva di vita.