I materiali, le finiture, i colori, le trasparenze, le sensazione tattili. Sono i dettagli, curati, ricercati, preziosi, ad accomunare le diverse installazioni presentate nella Milano ‘trasversale’ che dal centro – passando per Foro Bonaparte, corso Garibaldi, Porta Nuova – va verso Nord-Ovest.
Progetti d’impatto scenico, forme ancestrali che reintepretano la natura e la materia, si alternano a presentazioni di prodotti ‘rassicuranti’, inscenati in situazioni living complete di ogni complemento ed accessorio. Sorprendono i progetti – limpidi e luminosi – a cavallo tra arte e design che vestono (quasi galleggiano) in interi spazi con un linguaggio poetico fatto di trasparenze, luci brillanti e rifrazioni.
Le installazioni invitano a essere ‘testate’: giardini sospesi dorati e incantati in mezzo a cui passare e caverne di tessuto leggero e luminescente in cui addentrarsi. C’è poi la storia di un castello in Toscana, di un designer inglese eclettico e di uno spazio allestito con arredi, illuminazione, stoviglie e tessuti per raccontarlo.
C’è il saper fare artigianale – italiano e internazionale – l’incontro tra diverse culture, citazioni di Grandi Maestri, la celebrazione (coloratissima) di una sedia iconica e l’interpretazione ‘teatrale’ di un multi-experience store. Ci sono l’arte e il cibo. È un percorso eterogeneo e dai diversi risvolti progettuali, con in comune la sensorialità: visiva, tattile, persino gustativa!
di Claudia Foresti – foto di Paolo Veclani















