“Come persona creativa, ho la necessità di ruotare il punto di vista, così da creare nuove angolazioni, più interessanti”. La citazione di Ron Gilad rappresenta alla lettera il concetto sotteso a Teorema. Riduttivo definirlo una cassettiera, Teorema è un arredo componibile composto da singole unità che nascono dal calco del sistema a giorno Grado°, progettato dallo stesso designer per Molteni&C.

Chiediamo a Gilad di raccontarci l’idea da cui nasce. “Teorema altro non è che la rappresentazione e la concettualizzazione del vuoto. È lo scheletro dell’oggetto, il ‘positivo’ del vuoto. Nasce dallo stampo interno di Grado° da cui è stato ricavato il volume del pieno.

Ho citato nel modo di lavorare e nel concetto l’artista inglese Rachel Whiteread. Anziché proporre un contenitore aperto, ho preferito un mobile in cui nascondere le cose, proteggerle. È parte integrante della collezione Grado°, non solo perché nasce da essa e vi si relaziona dimensionalmente, ma anche perché ha le stesse essenze di legno e finiture”.

Giulia Molteni, marketing and communication director Molteni&C Dada, aggiunge: “È una tipologia di contenitore innovativa perché è anche un mobile scultura, adatto a stare a centro stanza, nelle zone living o nelle aree notte. Può essere usato singolarmente a terra, o per creare delle composizioni sovrapponendo i vari elementi in base alle esigenze del vivere contemporaneo”.

Teorema è un arredo complesso nella realizzazione. “Non nasce da un lavoro tipico di falegnameria”, continua Gilad, “si compone di pezzi singoli in legno piatti scansionati al pc e piegati come origami di legno, ponendo attenzione alla continuità delle venature. Implica un alto livello di competenze artigianali. Ma alla fine risulta come se fosse stato facile realizzarlo”.

Teorema presenta una serie di cassetti dalla struttura sfaccettata a diamante, ricavata da un unico volume rivestito in noce canaletto o eucalipto. “Come detto, nasce dalla lavorazione a folding con cui le lastre di legno vengono piegate senza rendere necessaria alcuna bordatura e permettendo alla vena di correre lungo la superficie dell’oggetto”, precisa Molteni.

Ma quali saranno gli sviluppi futuri del mobile? “La sua probabile evoluzione sarà un arredo più complesso come un armadio. Sto lavorando alla possibilità di realizzare un sistema: elementi più decostruiti per comporre arredi, come se fossero dei Lego”, spiega Gilad.La collaborazione tra Gilad e Molteni&C dura da sette anni: uno scambio reciproco di creatività e conoscenze. “È un rapporto molto collaudato”, sottolinea Gilad.

“A rendere possibile Teorema è proprio la nostra relazione biunivoca e l’atteggiamento ‘si può fare’ dell’azienda. Molti avrebbero declinato l’idea per la complessità della realizzazione. Ma l’industria italiana non è fatta per gli ‘instant products’, quanto per l’esplorazione delle capacità manifatturiere”.

Continua Giulia Molteni: “Ron rappresenta uno degli architetti di punta dell’azienda. A cavallo tra designer e artista, ha saputo interpretare al meglio le nostre abilità tecniche. I suoi progetti hanno una vena poetica e suggestiva che richiama alcuni nostri valori fondamentali, come la capacità di sperimentari nuovi territori, l’ironia e l’attenzione per la tecnologia.

Penso che il rapporto con Ron sia in costante divenire. Crediamo nei legami di lunga durata con designer come lui, su cui poggiamo la strategia futura dell’azienda”.

Testo di Valentina Croci

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Ron Gilad.
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Dallo stampo interno del sistema a giorno Grado° nasce il volume di Teorema, il nuovo contenitore di Ron Gilad per Molteni&C. La realizzazione prevede una lavorazione a folding che permette di piegare le lastre di legno senza ricorrere ad alcuna bordatura.
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Il sistema di cassetti presenta una struttura sfaccettata a diamante, ricavata da un unico pezzo rivestito in noce canaletto o eucalipto. Derivando dallo stampo di Grado°, ogni elemento può essere inserito all’interno del suddetto sistema a giorno (nella foto, con struttura cromo nero) che prevede le stesse finiture di legno.
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Teorema è un mobile scultura adatto a stare a centro stanza, nelle aree living come in quelle notte, sia nella versione singola che in soluzioni multiple liberamente componibili. Nella foto è abbinato alle poltrone D.153.1 disegnate da Gio Ponti nel 1953 e oggi prodotte da Molteni&C, qui rivestite con tessuto ‘punteggiato’ Rubelli, sempre su disegno di Ponti (1934).