L’edizione 2013 del FuoriSalone milanese ha visto nascere un nuovo distretto del design, Sarpi Bridge Oriental Design Week, situato nel quartiere più ‘cinese’ di Milano.
L’intenzione dei promotori – il collettivo Tomato Catch Up, 2HB Architetti, Shiina Nardi Design e lo studio Akka – è quella di creare un asse di scambio tra Oriente e Occidente su cui scorrano, in entrambi i sensi, design, cultura e business, condividendo già da questa prima edizione non solo progetti cinesi ma anche coreani, giapponesi e iraniani. Tra gli eventi, “J+I: 6 Designer Giapponesi + Grandi Artigiani italiani” ha visto designer donne giapponesi collaborare con importanti aziende italiane del settore arredo, legno, ferro battuto e vetro di Murano, nella creazione di raffinati oggetti dalla sensibilità nipponica. Cantiere FuoriSalone ha invece raccolto i progetti di designer orientali selezionati per essere prodotti da artigiani italiani, mentre OffiCINA-fusion Design Lab ha invitato giovani designer cinesi che studiano in Italia e designer italiani che hanno studiato in Cina a pensare oggetti che favoriscano l’integrazione delle comunità cinesi in Italia. Particolarmente visionaria la mostra Insectida, dove, tra amache filate come tele di ragno e schermature diafane ad ali di libellula, vari designer – tra cui Luciana Di Virgilio, Roberto Giacomucci, Kurokawa Masayuki, Tomoko Mizu, Lorenzo Palmeri e JoeVelluto – hanno presentato le loro riflessioni sul tema degli insetti, le cui dinamiche di aggregazione sociale offrono un modello di ‘soggettività distribuita’ che ben si presta ad essere adottato nella comprensione dei fenomeni di rete, intesa come luogo diffuso d’incontro delle specificità culturali dell’intero globo, in una prospettiva che vede la diversità delle une fungere da nutrimento per la creatività delle altre, grazie a una trama di ‘ponti’ su cui designer, produttori e operatori culturali possano non solo essere ‘in’ rete, ma ‘essere rete’.
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