I giorni di lockdown hanno rallentato i tempi di consegna (dallo sketch alla realizzazione, uno yacht necessita di almeno 24 mesi di lavorazione!), ma i cantieri si sono organizzati per trovare il modo di varare nuove unità e presentare anche nuovi progetti. “Non appena abbiamo avuto la possibilità di tornare a lavorare a pieno regime, il cantiere ha ripreso le proprie attività consapevole che la ripartenza, per quanto dura, sarebbe stata sicuramente positiva”, ci ha confermato Giovanni Costantino, presidente di The Italian Sea Group al quale fanno capo i marchi Admiral e Tecnomar. Il Gruppo, insieme agli storici Azimut|Benetti, Baglietto, Codecasa, Cantiere del Pardo, Cantiere delle Marche, Ferretti Group, Overmarine, Palumbo Superyacht, Rosetti Superyacht, Rossinavi, Sanlorenzo, Tankoa per citarne alcuni, sono tra le punte di diamante di una nautica nostrana che non si arrende e che continua, puntando su ricerca e innovazione.
Trovare sempre nuove soluzioni e nuovi stimoli. Sono gli ingredienti fondamentali di un ambito del design che, seppur conservatore come la nautica, vuole mantenersi attivo. “Da un punto di vista tecnologico abbiamo iniziato a lavorare su alcune soluzioni che facilitino la vita al tempo del Covid: sul nuovo Magellano 25 abbiamo un sistema di purificazione dell’aria negli spazi chiusi, un sistema che si chiama BCool, inizialmente brevettato per la NASA”, ci ha confermato Giovanna Vitelli, presidente del gruppo Azimut|Benetti.