Proprio il passaggio dal paradigma del lifestyle al paradigma della playlist spiega la grande fioritura di pezzi particolari, ‘strani’, potentemente evocativi, come lo specchio di Front per Swedese, poetica e inquietante bocca in verticale che immette, o risucchia, in un’altra dimensione.
Dimensione nella quale potrebbero vivere creature inspiegabili come i Pond Trivets di Ferm Living, o la lampada Heron di Bec Brittain per Mmairo. E a proposito di creature venute da un altro mondo, la lampada a parete Galon disegnata da Guillaume Delvigne si palesa in ambiente domestico come una presenza affascinante e perturbante, fatta della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni e gli incubi. Mentre lo sgabello Ribbon prodotto da Gentner Design, pur caratterizzato da un aspetto meno inquietante, non appare del tutto in linea con le categorie tipologiche ordinarie, suggerendo scorci prospettici malleabili e distorti.
Ché una volta aperto il vaso di Pandora del non-industrial design il paesaggio del progetto si popola di fenotipi alternativi, una festa di creatività genetica che ricorda, su scala domestica, la grande esplosione del Cambriano (l’epoca in cui, circa 540 milioni di anni fa, si sviluppò un’incredibile varietà di forme di vita, gran parte delle quali oggi estinte).