Stimoli progettuali: quattro fotografi di Interni interpretano i prodotti più innovativi

“Ho attraversato Milano con un segno di evidenziatore fluorescente idealmente tracciato sulla città”
Foto di Miro Zagnoli

Soul Soft, design Eugeni Quitllet per Pedrali, poltroncina dalle linee sinuose e avvolgenti con struttura in massello di frassino curvato e sedile in policarbonato imbottito e rivestito in pelle o tessuto.

Ayana, divano outdoor di Naoto Fukasawa per B&B Italia, a due o tre posti, in teak massello con finitura naturale, cuscini con imbottitura idrorepellente e rivestimento tessile waterproof. L’intera collezione si basa su strutture in massello a sezione tonda con incastri invisibili senza viti metalliche ma solo con spine di legno per dare un aspetto più naturale.

Ripamonti, design Keiji Takeuchi per De Padova, poltroncina scultorea dalle linee pure, realizzata in schiumato di poliuretano con rivestimento in tessuto e pelle.

Gong Circus, tavolini smontabili tondi di Giulio Cappellini, realizzati in lamiera di metallo tagliata al laser con top verniciato e serigrafato con disegno a spicchi colorati, negli abbinamenti bianco/antracite, verde chiaro/verde scuro, arancio/mattone; Cappellini.

Viola, poltroncina disegnata dallo studio AB Concept per Poltrona Frau, caratterizzata da un gioco di pieni e vuoti che dà leggerezza: il legno massello dello schienale in frassino tinto moka o wengè è impreziosito da un intreccio realizzato con sessanta cordoncini di cuoio che lo collegano alla struttura; il rivestimento sfoderabile è in Pelle Frau®.


 

“Nuovi punti di vista, grazie agli studenti del biennio di fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera”
Foto di Paolo Riolzi

Perspective, divano a tre posti, design Sacha Lakic per Roche Bobois, si ispira all’iconico modello Bubble degli anni ’60 rieditato dall’azienda. Struttura in abete e multistrato, seduta e schienale trapuntati in mousse a doppia densità con rivestimento in tessuto Orsetto Flex. Si ringrazia la professoressa Paola di Bello del Biennio di Fotografia dell’Accademia di Brera.

Il divano con la sua presenza imponente e le sue forme leggere sembra fluttuare nell’aria o perdersi in un mare d’acqua. Lo strano gioco con le bolle sottolinea la delicatezza della sua figura e ne richiama l’aspetto, soffice ed etereo” Anna Vezzosi

Romby, design GamFratesi per Porro, poltroncina con base a tronco di cono in legno massello di frassino tinto nero; la forma svasata viene realizzata a spicchi con un lavoro artigianale di ebanisteria e si connette a una seduta imbottita girevole rivestita in pelle nera.

Il corpo esibisce gesti tribali creando linee destrutturate rispetto ai contorni ovali e triangolari della poltrona, e instaurando una profonda relazione tra performance e figure ancestrali, una sorta di Grande Madre che partorisce nuove forme di vita” Antonio Miucci

NYNY, mobile contenitore in legno laccato e paglia di Vienna, di Storagemilano per Gebrüder Thonet Vienna. Nello sviluppo irregolare dei volumi geometrici sospesi e nella scelta cromatica, trae ispirazione dal mondo della grafica anni Ottanta. Ad ogni elemento corrisponde una funzione: sotto, due cassetti; sopra, due vani con ante, di cui uno utilizzabile come desk.

La maestosità delle dimensioni, le forme decise e i colori intensi richiamano la tradizione artistica italiana. I riferimenti alla simbologia rinascimentale lasciano spazio a stranianti giochi che caricano il mobile di un’eterea imponenza, tanto da renderlo potenzialmente l’unico protagonista della pala d’altare” Arianna Sollazzo

Gullwing, tavolo dalla forma scultorea di Gabriele e Oscar Buratti per Lema, con basi in metallo verniciato bronzo patinato e piano in marmo ricostruito Belgian blue. La base è un elemento in estruso di alluminio che può essere utilizzato in composizioni di tre o quattro pezzi come sostegno centrale di tavoli tondi o per realizzare tavoli di diverse forme e dimensioni.

“L’idea è quella di scambio: attraverso uno degli elementi fondanti dello sport, la relazione, ho accostato due mondi diversi per esperire l’Altro: si parli di un tavolo o della persona all’altro capo di esso” Matteo Tonelli

Tavolo di Guglielmo Poletti per Desalto, qui nella versione dining in legno di rovere grafite (grigio scuro) e gambe in ossidiana canna di fucile. La peculiarità sta nella leggerezza e ‘precarietà’ visiva: l’angolo a spigolo del piano si appoggia con una superficie minima alla gamba, con cui forma un vertice singolo.

“La tradizione artistica del ’500 incontra l’avanguardia metafisica del ’900. Un punto di vista frontale suggerisce un infinito sfondamento, il tavolo sembra penetrare nella parete in secondo piano, raffigurante il fondale dello Sposalizio della Vergine di Raffaello” Cesare Lopopolo


 

“Più outdoor della notte non c’è nulla: è il luogo più esterno che esista. Basta una piccola luce per squarciare il buio e fare della divergenza un’urgenza espressiva”
Foto di Efrem Raimondi

Grandemare Outdoor è un sistema di imbottiti progettato da Antonio Citterio per Flexform, che presenta tutte le funzioni e le caratteristiche del divano per interni: grande rigore formale e modularità compositiva. I volumi geometrici sono privi di spigoli e poggiano su un pianale in laminato compatto stratificato di ultima generazione, idoneo per l’outdoor. Nella foto, il rivestimento è in tessuto materico Cactus con filati color giallo lime e grigio.

Nuta, sedia impilabile con e senza braccioli firmata da Favaretto & Partners per Gaber, realizzata in tecnopolimero. Adatta sia per indoor che per outdoor, è disponibile in nove colori e con cuscino accessorio imbottito.

Doron Hotel Outdoor, poltroncina di Charlotte Perriand della collezione Outdoor di Cassina, disegnata nel 1947 per l’Hotel Doron della stazione sportiva invernale di Meribel les Allues, nella Savoia. La versione outdoor in teak con seduta in tela autoportante idrorepellente è nata in collaborazione con la figlia Pernette Perriand-Barsac.

Folio, design Raffaello Galiotto per Nardi, poltrona relax per l’outdoor realizzata in fiberglass, reclinabile in due posizioni e proposta su base fissa o nella versione a dondolo. La scocca unica sfrutta l’elasticità della resina rendendo la seduta confortevole. Disponibile in bianco, antracite, tabacco, agave, finitura mat, ha anche cuscini sfoderabili waterproof.


 

“Connessioni spirituali: la mia visione vuole creare un personale ponte dal visibile all’invisibile”
Foto di Simone Barberis

Ruff, poltroncina scultorea disegnata da Patricia Urquiola per Moroso, con ampi braccioli che scorrono ai lati della seduta. È in poliuretano stampato a freddo, con struttura interna in acciaio e rivestimento tessile non rimovibile. Nella foto, il tessuto Divina, 100% lana.

Surf, design Yabu Pushelberg per Molteni & C, divano modulare dalla linea sinuosa; la seduta è integrata alla base dalle forme arrotondate su cui poggiano schienali avvolgenti e leggermente sporgenti; l’utilizzo del poliuretano a densità variabile permette un’ergonomia corretta, mentre gli elementi rettilinei, a chaise longue, ad angolo e i terminali privi di schienali consentono numerose combinazioni.

Oleandro, sedia imbottita, design Archirivolto per Calligaris, progettata con un’attenzione particolare al comfort e alla morbidezza. Sedile e schienale hanno una generosa imbottittura in poliuretano con diversi rivestimenti, dallo spalmato Softer (nella foto) al tessuto bouclè o velluto Venice; struttura in metallo verniciato.

Sophie Lite, design Emmanuel Gallina per Poliform, poltroncine dalle linee avvolgenti, con e senza braccioli; struttura in rovere spessart e rivestimento sfoderabile in tessuto.

Era, scrittoio di David Lopez Quincoces per Living Divani, dalle linee grafiche e con diverse combinazioni materiche e cromatiche. Il piano impiallacciato è in essenza, i fianchi e il cassetto sono colorati, la struttura in tubolare d’acciaio canna di fucile e i piedini in ottone.