Ma non c'è soltanto la Nuvola, con cui si identifica come fosse la location ispiratrice di un film; infatti, dal foyer dominato da pavimenti in travertino bianco, un materiale della tradizione classica romana che riflette la luce effusa dal tetto di vetro, cangiante e mutevole durante le ore del giorno, alla stregua delle sfumature dei led protagonisti di variazioni che arrivano al blu e al rosso, la narrazione spazia ad altri cinque livelli di sviluppo, collegati da scale mobili e passerelle sospese.
Ed è in un tripudio di superfici curve e binari di acciaio grigio, tubi e giunti a vista, che si configurano altri spazi espositivi modulabili con pannellature scorrevoli, altre luminosità che non sono mai dettaglio, altri vuoti da contemplare e riempire con la vita.
Quella vita che indipendentemente offre anche l'edificio dedicato denominato La Lama che accoglie su 17 piani l'hotel (18.000 metri quadrati, 439 stanze, sette suite, una spa e un ristorante). Welcome to Rome!