Accordéon Table di Marc Sadler per Slamp. Un geniale processo di lavorazione per lampade con effetti sartoriali

Le chiamano “Sarte della Luce”. Sono le operatrici esperte nella lavorazione a mano dei materiali trattati da Slamp che attraverso processi artigianali sanno trasformare un foglio di tecnopolimero Lentiflex® in una superficie plissettata come quella di un tessuto o di una fisarmonica. Come accade per la collezione Accordéon (che in francese significa appunto fisarmonica) disegnata da Marc Sadler a sospensione e ora disponibile anche nella nuova versione da tavolo. Il metodo di lavorazione introdotto per la prima volta da Sadler prevede che il materiale Lentiflex® venga riscaldato fino a raggiungere il “punto di rammollimento”, stato in cui può essere manipolato fino ad assumere il suo caratteristico aspetto e drappeggiato, senza perdere trasparenza, brillantezza e resistenza. Proprio come avviene nella lavorazione di un tessuto, spiegano da Slamp “l’effetto estetico morbido e setoso del diffusore non sarebbe raggiungibile con l’utilizzo di alcun macchinario o strumento, se non con la delicatezza, la cura e la passione delle mani attente della nostra produzione”. Virtuosismi sartoriali, architettonici (come per Cordoba oppure Dome), o ispirati al mondo della natura (come per le nuove Veli Foliage e Lafleur) sono il dna dell’azienda di luci che non trascura però praticità e semplicità di manutenzione. Nel caso di Accordéon Table, ad esempio, cappello e base sono dotati di attacco magnetico e due lampadine indipendenti per consentire una facile pulizia e la doppia accensione.

A colpo d'occhio

Che cos’è?
Una lampada graziosa e delicata, dal look sartoriale ma nata grazie a un nuovo processo di lavorazione dei tecnopolimeri.
Qual è il suo concept progettuale?
Accordéon è nata dall’esplorazione di Marc Sadler sulle infinite possibilità offerte dai tecnopolimeri Slamp. Che risvegli nella memoria il plissé di un tessuto o il mantice di una fisarmonica, questa collezione ha segnato per Slamp l’inizio di nuovo filone narrativo contemporaneo tra design, moda, artigianalità e tecnologia.
Come è fatta e con quali materiali?
Ha una base realizzata con uno strato in Cristalflex® esterno e due di Lentiflex® sottostanti e da un diffusore in Lentiflex® lavorato a mano.
Come viene prodotta e dove?
Nasce nello stabilimento produttivo di Slamp, a Pomezia, alle porte di Roma, dove da più di 25 anni ha sede l’azienda. Il suo metodo di lavorazione artigianale è stato introdotto per la prima volta da Marc Sadler, designer con una consolidata esperienza nella sperimentazione sui materiali, e messo a punto dal reparto ricerca e sviluppo di Slamp e dall’expertise delle operatrici che lavorano a mano sulla collezione.
Quali ‘skills’ sono necessarie per realizzarla?
Il Lentiflex®, materiale in cui è fatto il diffusore, viene riscaldato fino al raggiungimento del cosiddetto “punto di rammollimento”. Quando il tecnopolimero raggiungere questo stato fisico è possibile manipolarlo per conferirgli l’aspetto drappeggiato caratteristica di Accordéon, senza perdere resistenza e brillantezza.
Cos’ha di speciale?
Ogni pezzo della collezione è unico perché nasce da una lavorazione manuale che trasforma un foglio di tecnopolimero in una lampada dall’effetto brillante, esteticamente similare al vetro e al cristallo, ma leggera e infrangibile. L’attacco magnetico delle sue componenti e il sistema di accensione indipendente la rendono pratica.
Com’è?
Inimitabile, poetica, sartoriale.
Come la racconta il designer?
“Non posso negare che in Accordéon da tavolo c’è tanto delle danseuses di Degas. Con la prima Accordéon a sospensione, il tema del tessuto plissé era chiaramente nell’aria, ma per caratterizzare questa lampada da tavolo elegante eppure così finemente ‘tecnologica’, e con una fascia di tecnopolimero più alta rispetto a prima, è balzato alla memoria un tripudio di plissé, taffetas, nastri, trasparenze frou-frou, gonne a ruota e ballerine.”