Bencore, specializzata nello sviluppo di soluzioni e sistemi originali basati sui propri honeycomb (pannelli con struttura a nido d’ape), da qualche anno collabora con lo studio di Marco Piva, sempre attento alle novità in campo progettuale e ai loro diversi utilizzi, tanto in architettura quanto nell’interior design e nel design di prodotto. Il carattere innovativo dei materiali – con i loro differenti spessori, le trasparenze, le opacità, le inconfondibili texture – e le lavorazioni peculiari, che l’azienda è in grado di applicare utilizzando tecnologie all’avanguardia, hanno affascinato l’architetto milanese, spingendolo a definire una collezione capace di valorizzare al massimo gli elementi caratterizzanti dei pannelli compositi in termo-resine a struttura alveolare che coniugano sottigliezza, rigidità, trasparenza e design.
Nasce così X-Files, serie di porte e pareti modulari che esprime leggerezza, resistenza dal punto di vista meccanico, notevoli performance di isolamento acustico ed enfatizza al massimo la capacità di giocare con la luce. Infatti, del tutto insolito è il rapporto che gli honeycomb Bencore instaurano con le fonti luminose: l’inconfondibile trasparenza delle ‘anime’ crea effetti e giochi sorprendenti e dona a questi elementi un carattere high-tech davvero particolare. Previste in differenti altezze e larghezze, le porte X-Files possono essere inserite sia in murature tradizionali che su cartongesso o anche essere integrate a filo muro nel sistema di pareti modulari della stessa collezione, creando effetti grafici e giochi cromatici unici. Tutti i pannelli, una volta giunti al termine del ciclo di vita, sono riciclabili al 100% e questa sostenibilità, tipica di tutti i materiali Bencore, è un aspetto molto significativo che si evidenzia anche nell’utilizzo di materie prime riciclate di altissima qualità per garantire una vita media del prodotto molto lunga e ridurre così l’impatto ambientale.