Nella nuova versione, Erika, design Ufficio Ricerca e Sviluppo Aran Cucine, diventa più versatile e flessibile

Da sempre tra i best seller di Aran Cucine, Erika (qui nella composizione Grigio Beton con elementi curvi) è stata interessata da un restyling. Nella versione 2020 progettata dall'Ufficio Ricerca e Sviluppo Aran Cucine, è ancora più versatile e flessibile, così da poter rivolgersi a un target molto ampio e coprire differenti fasce di mercato. Con Erika viene interpretato il bisogno di dolcezza delle persone: una parola che non indica un sentimento stucchevole, quanto il desiderio di dare calore agli spazi. Per esempio, dando la possibilità di assemblare i materiali in maniera meno scontata e banale, con un po’ più di gentilezza e umanità. La sensibilità agli aspetti sociali e culturali legati allo spazio abitativo, ha permesso di accostare tra loro materiali o elementi anche eterogenei, utili a realizzare progetti personalizzabili. Mentre l’introduzione di elementi curvi e circolari intende interpretare valori quali l’inclusività e la convivialità. Fondamentale nello sviluppo del nuovo prodotto, è stato il ruolo dell’azienda che, oltre a guardare al mercato, ha creduto nei valori che ispirano Erika. In questo caso, la nuova cucina si è fatta portavoce di uno stile di vita innovativo, flessibile, aperto a più fasce di mercato, che l’azienda ha chiaramente sottoscritto. Da questa comunione di intenti tra aziernda e progettista è nata una cucina come Erika: non solo lo spazio di una casa, ma uno spazio in cui sentirsi a casa.

A colpo d'occhio

Che cos’è ?
Una cucina, best seller del brand, progettata come un insieme di sistemi aperti per creare continuità con il living e presentata con nuove finiture.
Qual è il suo concept progettuale?
Dare infinite possibilità di personalizzazione della cucina. Il restyling 2020, che allarga il ventaglio di proposte di materiali e finiture, permette di rivolgersi a varie fasce di mercato.
Come è fatta e con quali materiali?
La scelta tra colori e finiture è molto ampia: dai laccati ai laminati, dal vetro al Fenix, dal PET alle finiture effetto malta o legno opaco.
Come viene prodotta e dove?
Ogni fase del processo produttivo – dalla lavorazione della materia prima all'assemblaggio – è interamente svolta all’interno degli stabilimenti abruzzesi dell'azienda.
Come viene realizzato?
La lavorazione è industriale e artigianale insieme: ogni pezzo viene prodotto e poi premontato nella composizione finita, per essere quindi rifinito con tinte e laccature. Le ante, per esempio, si costruiscono partendo da un pannello di melaminico che va bordato e lavorato.
Cosa ha di speciale?
La ‘sistemistica’, cioè l’ampia offerta di componenti per soddisfare esigenze abitative e stilistiche diverse; i mobili che creano continuità con il living; la possibilità di aumentare la capacità contenitiva di alcuni moduli.
Com'e?
Flessibile, innovativa, contemporanea.
Nelle parole dei designer...
Con Erika abbiamo interpretato il bisogno di ‘dolcezza’ delle persone. Usiamo questa parola non per indicare un sentimento stucchevole, quanto il desiderio – sempre più diffuso – di dare calore agli spazi.