La mostra Home Stage esplora la contraddizione tra lo spazio abitabile inteso come casa e come valore di scambio. Diversi performer estoni vivranno a turno all'interno dell'appartamento per un mese. In uno spazio che diventa sia casa che palcoscenico

Il padiglione estone prende vita in una durational performance, in cui le mansioni domestiche e i dialoghi si svolgono di fronte al pubblico. Al progetto partecipa l'attrice Paula Veidenbauma, curiosa di esplorare l’interazione fra temi 'invisibili' come la cura, l'aggressività e la solitudine, e l'ampia visibilità del settore immobiliare che, soprattutto a Venezia, è guidato dall'iper-turismo e dalla gentrificazione".

Con i suoi performer, il Padiglione dell'Estonia si sofferma su situazioni domestiche quasi grottesche, dove i sogni si scontrano con la realtà, i proprietari con gli inquilini, i venditori con gli acquirenti, l'intimità con l'alienazione.

Home Stage riflette su alcune dicotomie:

Case - immobili, sogni - realtà, inquilini - proprietari, residenti - ospiti: visto che l'investimento e la speculazione sono diventati l’obiettivo principale di sempre più immobili, la casa non è più solo luogo in cui vivere.

I centri urbani sono costituiti da case in cui l'abitare stesso è diventato superfluo. Molte abitazioni hanno proprietari ma non hanno occupanti, mentre altrove i residenti lottano per diventare proprietari.

La stabilità della casa come spazio intimo, luogo della storia familiare, contrasta con la natura flessibile e temporanea degli immobili. La casa diventa un prodotto usa e getta.

La location

Il Padiglione sarà allestito in un appartamento veneziano situato vicino all'uscita posteriore del complesso dell'Arsenale (Salizada Streta 96).

La mostra esplora la contraddizione tra lo spazio abitabile inteso come casa e come valore di scambio.

Diversi performer estoni vivranno a turno all'interno dell'appartamento per un mese in uno spazio che sarà al tempo stesso casa e palcoscenico. Ogni performance, della durata di 1 ora e 30 minuti, si svolgerà nell’arco della giornata nelle diverse stanze dell'appartamento. Alcune situazioni coinvolgeranno i visitatori, altre li spingeranno a godersi il riposo e gli ambienti domestici.

Il team curatoriale

Lo studio di architettura b210, composto da Aet Ader, Arvi Anderson, Mari Möldre, si caratterizza per il suo approccio da think tank alle sfide spaziali quotidiane.
“Crediamo che il cambiamento positivo nell'ambiente costruito sia guidato da un processo di progettazione intelligente in cui le idee architettoniche sono importanti quanto i metodi per svilupparle. Ci piace progettare modi di pensare tanto quanto gli spazi fisici”.

Padiglione dell’Estonia, Biennale 2023, in breve

• Titolo: Home Stage 
• Curatori: Aet Ader, Arvi Anderson, Mari Möldre (b210 Architects)
• commissario: Raul Järg (Estonian Centre for Architecture)
• Produzione: Anna Lindpere, AnuLill (Estonian Centre for Architecture)
• Partner: Cultural Endowment of Estonia, Estonian Ministry of Culture
• Per saperne di più www.homestage.ee  FB: @estonianpavilion  IG: @venicearchitecturebiennale.est