Infrastrutture nate per testare le diverse tecnologie estrattive, i laboratori lunari sono presenti in molte imprese private e istituzioni nel mondo. L’esposizione Down to Earth ne mette in scena uno per divulgare le storie di esplorazione dello spazio

Il Padiglione del Lussemburgo alla Biennale 2023 si trasforma in laboratorio lunare.

Down to Earth intende svelare i retroscena del progetto dell’estrazione mineraria nello spazio. Un modo di vedere la Luna che supera l’attuale ottica dell’Antropocene.

Il progetto parte dalle seguenti domande:

In che modo questa corsa allo spazio, con le sue false promesse sull’infinta disponibilità di risorse, si discosta dall’attuale logica estrattiva del capitalismo e dai relativi effetti sociali e ambientali distruttivi?

In che modo l’attuale privatizzazione dello spazio - e la tendenza al protagonismo delle imprese private nello sfruttamento delle risorse dello spazio - influirà sull’odierna condizione degli organismi extraterrestri intesi come forma di ‘beni planetari comuni’?

Quali sono le materialità dell’attività estrattiva nello spazio — la logistica, le tecnologie, le infrastrutture e i lavoratori che la costituiscono — e qual è il loro rapporto con le esistenti gerarchie del potere geopolitico?

E, da ultimo, in che modo gli architetti possono risolvere criticamente le ramificazioni di queste fantasticherie materiali, radicate nei paradigmi esistenti della crescita?

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Il Laboratorio lunare

Oltre che spazi destinati agli esperimenti scientifici, i laboratori lunari sono luoghi di produzione di immagini della tecnologia umana sulla Luna.

Ricostruita in base alle specifiche i un laboratorio originale, quest’opera consisterà di una vasca in legno di pino riempita con terra basaltica e rocce artificiali.

I visitatori potranno camminare attraversando il Laboratorio, come se si trovassero su un palcoscenico.

Il Film

Creato in collaborazione con l’artista Armin Linke, il Film presenterà riprese, materiali d’archivio e conversazioni con ricercatori, artisti, rappresentanti del settore estrattivo nello spazio e/o di altre organizzazioni con sedi in diversi paesi, fra cui Lussemburgo, e non solo.

Le curatici

Francelle Cane e Marija Marić sono architette, ricercatrici e curatrici basate in Lussemburgo. La loro attività di ricerca è legata all’Università del Lussemburgo.

Padiglione del Lussemburgo, Biennale 2023, in breve

  • Titolo: Down to Earth
  • Curatrici: Francelle Cane e Marija Marić
  • Espositori: Francelle Cane e Marija Marić in collaborazione con Armin Linke e Lev Bratishenko
  • Commissari: Kultur | lx - Arts Council Luxembourg; luca – Luxembourg Center for Architecture
  • Identità visiva: OK-RM
  • Video: Armin Linke
  • Supporto: Oeuvre Nationale de Secours Grande-Duchesse Charlotte Luxembourg - Let’s Make It Happen
  • Workshop: How to mind the Moon, a cura di Lev Bratishenko, Francelle Cane e Marija Marić
  • Maggiori informazioni www.kulturlx.luwww.instagram.com/venicebiennaleluxembourg/