L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio,esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l’opera di ricostruzione, che riguarda l’intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l’attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
"},{"caption":" L\u2019intervento di via Paleocapa 7 nasce con l\u2019obiettivo di ridare luce all\u2019edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.\n\nScandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla citt\u00e0 dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, cos\u00ec definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglier\u00e0 i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.\n\n \n\nProprio da questo desiderio di apertura nasce l\u2019idea della trilogia di mostre Milano Aperta.\n\nAll\u2019interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall\u2019osservatorio Urban File, che racconter\u00e0 attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della citt\u00e0 di grande valore architettonico.\n\n \n\nIl primo appuntamento si\u00a0\u00e8 concentrato sul periodo tra le due guerre.\n\nIl secondo episodio,\u00a0esposto dal 20 febbraio,\u00a0racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale:\u00a0Milano esce dal pi\u00f9 grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, pi\u00f9 populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.\n\nIn questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti,\u00a0Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Gh\u00f2. La mostra focalizza\u00a0l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell\u2019epoca.\n\nIl terzo appuntamento avr\u00e0 come tema il boom economico.\n\n \n\nLe mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.\n\n \n\n
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
"},{"caption":" L\u2019intervento di via Paleocapa 7 nasce con l\u2019obiettivo di ridare luce all\u2019edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.\n\nScandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla citt\u00e0 dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, cos\u00ec definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglier\u00e0 i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.\n\n \n\nProprio da questo desiderio di apertura nasce l\u2019idea della trilogia di mostre Milano Aperta.\n\nAll\u2019interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall\u2019osservatorio Urban File, che racconter\u00e0 attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della citt\u00e0 di grande valore architettonico.\n\n \n\nIl primo appuntamento si\u00a0\u00e8 concentrato sul periodo tra le due guerre.\n\nIl secondo episodio,\u00a0esposto dal 20 febbraio,\u00a0racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale:\u00a0Milano esce dal pi\u00f9 grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, pi\u00f9 populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.\n\nIn questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti,\u00a0Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Gh\u00f2. La mostra focalizza\u00a0l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell\u2019epoca.\n\nIl terzo appuntamento avr\u00e0 come tema il boom economico.\n\n \n\nLe mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.\n\n \n\n
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]
"},{"caption":" L\u2019intervento di via Paleocapa 7 nasce con l\u2019obiettivo di ridare luce all\u2019edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.\n\nScandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla citt\u00e0 dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, cos\u00ec definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglier\u00e0 i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.\n\n \n\nProprio da questo desiderio di apertura nasce l\u2019idea della trilogia di mostre Milano Aperta.\n\nAll\u2019interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall\u2019osservatorio Urban File, che racconter\u00e0 attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della citt\u00e0 di grande valore architettonico.\n\n \n\nIl primo appuntamento si\u00a0\u00e8 concentrato sul periodo tra le due guerre.\n\nIl secondo episodio,\u00a0esposto dal 20 febbraio,\u00a0racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale:\u00a0Milano esce dal pi\u00f9 grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, pi\u00f9 populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.\n\nIn questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti,\u00a0Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Gh\u00f2. La mostra focalizza\u00a0l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell\u2019epoca.\n\nIl terzo appuntamento avr\u00e0 come tema il boom economico.\n\n \n\nLe mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.\n\n \n\n
L’intervento di via Paleocapa 7 nasce con l’obiettivo di ridare luce all’edificio milanese realizzato alla fine degli anni 40 da Pietro Lingeri.
Scandurra Studio ha deciso di rendere la struttura uno spazio aperto sulla città dando vita ad un giardino interno e introducendo una piazzetta metafisica, così definita dallo stesso Alessandro Scandurra, che accoglierà i passanti affacciati sul percorso pubblico lungo la via che percorre il viale della Triennale.
Proprio da questo desiderio di apertura nasce l’idea della trilogia di mostre Milano Aperta.
All’interno della hall di Paleocapa 7 sono esposte una selezione di foto storiche e attuali di alcuni importanti palazzi milanesi, analizzati dall’osservatorio Urban File, che racconterà attraverso queste immagini il percorso e la trasformazione di noti o meno noti edifici della città di grande valore architettonico.
Il primo appuntamento si è concentrato sul periodo tra le due guerre.
Il secondo episodio, esposto dal 20 febbraio, racconta il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale: Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l'opera di ricostruzione, che riguarda l'intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici, che hanno come obbiettivo uno spirito assolutamente rinnovato, più populista, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.
In questo contesto hanno trovato spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Mieli, Pietro Lingeri e Gigi Ghò. La mostra focalizza l'attenzione sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell’epoca.
Il terzo appuntamento avrà come tema il boom economico.
Le mostre si susseguiranno dal 17 ottobre 2017 fino ad aprile 2018.
[gallery ids="157639,157641,157643,157645,168972,168974,168976,168978"]