Le suggestive sale del Ridotto del Teatro Sociale di Como ospitano la mostra che rende omaggio al maestro, al suo design domestico curato nel dettaglio e alla sua visione della modernità ancora attuale

Sale del Ridotto del Teatro Sociale di Como,

fino al 6 gennaio

L’esposizione Vivere alla Ponti. Esperimenti di vita domestica e architetture per l’abitare, dalle case agli uffici. Una storia di design è un racconto insieme intimo e professionale, dentro le case milanesi della famiglia Ponti ma anche nello studio Ponti, tra i tecnigrafi, i redattori di Domus e gli amici come Bruno Munari, fino ai primi progetti per l’ambiente di lavoro, tra le scrivanie di Palazzo Montecatini e nei più noti uffici Pirelli.

I suoi progetti di interni – case e uffici – rivivono nei video, nelle fotografie d’archivio e nei disegni, realizzati nel corso di una vita. Tutti luoghi pensati per chi li abita, per la felicità dei figli, per il comfort degli impiegati, per l’efficienza del lavoro.

“L’architettura è un’interpretazione della vita” scriveva Gio Ponti, progettando luoghi in cui architettura, interni e arredi si integrano armoniosamente.

La mostra itinerante fa parte del progetto di Molteni&C realizzato in occasione della riedizione di alcuni arredi di Gio Ponti.

Nelle suggestive sale affrescate viene proiettato anche il documentario Amare Gio Ponticurato da Francesca Molteni.

Per l'occasione viene presentata la ristampa del volume originale Gio Ponti. Lettere ai Parisi, pubblicato nel 1994 e conservato presso la Galleria Civica di Modena, che contiene il più significativo epistolario che Ponti tenne con la famiglia Parisi: lettere in cui il testo quasi non esiste, il pensiero è disegnato, la parola diventa segno grafico.

L’architettura è un’interpretazione della vita"

La mostra è presentata da Ance Como - Associazione dei costruttori edili - e la Società Palchettisti del Teatro Sociale di Como.