L'eclettico Virgil Abloh mette in scena al Vitra Campus la casa di un teenager di oggi, 'accompagnandolo' fino al 2035. E lancia tre prodotti spin-off in edizione limitata
Virgil Abloh, architetto, artista, designer, dj, imprenditore (e molto altro) ha ideato l'istallazione TwentyThirtyFive per la Fire Station del Vitra Campus per raccontare come è e come sarà (secondo lui) la casa di un ipotetico teenager del 2019 nel 2035.
In occasione dell'inaugurazione sono stati lanciati tre prodotti– spin-off della mostra – in edizione limitata, in vendita in Europa sul sito diVitra e dall’autunno disponibili anche per il mercato americano.
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L’allestimento, all’interno della Fire Station di Zaha Hadid, accompagna un ipotetico teenager dal 2019 al 2035.
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Si sviluppa in due parti:
-Past/Present presenta una raccolta apparentemente casuale di oggetti – di Jean Prouvé, degli Eames o di Eero Aarnio – nella versione originale o alterata da interventi creativi, che rappresenta le diverse influenze che, radicate nella memoria, potrebbero avere un effetto sulla vita del ragazzo.
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-Tomorrow è una proiezione di questo immaginario teenager nel 2035, quando ormai adulto è diventato un creativo che trasforma i propri ricordi e le proprie esperienze, tutte le influenze culturali e sociali, in propri prodotti, trovando un proprio campo di attività.
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I tre oggetti in edizione limitata realizzati da Virgil Abloh sono:
- 999 Ceramic Block: mattoni arancioni in ceramica smaltata che diventano contenitori e possono essere acquistati direttamente in mostra, modificando l’assetto dell’installazione.
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- 300Petite Potence: rilettura della lampada da parete progettata da Jean Prouvé nel 1942, enfatizza il carattere industriale con la verniciatura arancione e una lampadina led all’interno di una gabbia.
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-100poltroneAntony, altro omaggio a Prouvé, con scocca in plexiglass che mette in risalto la struttura metallica verniciata di arancione.