L'eclettico Virgil Abloh mette in scena al Vitra Campus la casa di un teenager di oggi, 'accompagnandolo' fino al 2035. E lancia tre prodotti spin-off in edizione limitata

Vitra Campus, Weil am Rhein, Germania

Dal 12 giugno al 31 luglio

 

Virgil Abloh, architetto, artista, designer, dj, imprenditore (e molto altro) ha ideato l'istallazione TwentyThirtyFive per la Fire Station del Vitra Campus per raccontare come è e come sarà (secondo lui) la casa di un ipotetico teenager del 2019 nel 2035.
 
In occasione dell'inaugurazione sono stati lanciati tre prodotti  – spin-off della mostra  in edizione limitata, in vendita in Europa sul sito diVitra e dall’autunno disponibili anche per il mercato americano.
 
 

L’allestimento, all’interno della Fire Station di Zaha Hadid, accompagna un ipotetico teenager dal 2019 al 2035.

 

Si sviluppa in due parti:

-Past/Present presenta una raccolta apparentemente casuale di oggetti  di Jean Prouvé, degli Eames o di Eero Aarnio  nella versione originale o alterata da interventi creativi, che rappresenta le diverse influenze che, radicate nella memoria, potrebbero avere un effetto sulla vita del ragazzo.

 

-Tomorrow è una proiezione di questo immaginario teenager nel 2035, quando ormai adulto è diventato un creativo che trasforma i propri ricordi e le proprie esperienze, tutte le influenze culturali e sociali, in propri prodotti, trovando un proprio campo di attività.

I tre oggetti in edizione limitata realizzati da Virgil Abloh sono:

- 999 Ceramic Block: mattoni arancioni in ceramica smaltata che diventano contenitori e possono essere acquistati direttamente in mostra, modificando l’assetto dell’installazione.

 

300 Petite Potence: rilettura della lampada da parete progettata da Jean Prouvé nel 1942, enfatizza il carattere industriale con la verniciatura arancione e una lampadina led all’interno di una gabbia.

 

-100 poltrone Antony, altro omaggio a Prouvé, con scocca in plexiglass che mette in risalto la struttura metallica verniciata di arancione.