Si tratta del primo primo capitolo di un'esperienza, itinerante e in divenire, in cui i temi di Valentino sono stati estratti dall’archivio, ma anche dal presente, per essere innestati in ambiti nuovi, concentrandosi su due codici precisi. La Stud, dalla sua nascita e nelle varie versioni successive fino alla Valentino Garavani Roman Stud, introdotta con la collezione Valentino Diary. E poi l’universo estetico dell’Atelier, tra botanica e abilità artigianale. Un terzo codice, fondamentale e ubiquo è quello della Couture, o meglio del significato che Pierpaolo Piccioli dà del concetto di Couture: un modo di essere, di immaginare, di sognare.
Un linguaggio poetico e romantico, ma anche concretamente visionario. Soprattutto un linguaggio leggibile e utilizzabile da tutti, che troviamo infatti qui traslato e concretamente applicato ad ogni prodotto Valentino e che anche i visitatori possono fare proprio.