Non una semplice stazione ferroviaria. E’ questo l’imperativo che MM si è data per realizzare il punto di arrivo a Rho per i visitatori che si recheranno a Expo 2015. Il fil rouge che ha animato l’ufficio progettazione di MM ha avuto come originale spunto: “cosa si va a vedere in fiera?” cui è seguita la naturale risposta: “I prodotti dell’ ingegno umano”.

Un legame tra antico e nuovo reso evidente dalla “testa” più antica conosciuta nella storia: la Sfinge. Partendo dalla mitica rappresentazione egiziana del genio, MM ha ritenuto quindi  logico permettere ai visitatori di “entrare nella testa più antica del mondo” per avviarsi a visitare e conoscere i prodotti più moderni dell’ingegno umano.

È nato così il progetto della copertura in acciaio e vetro – della parte alta della testa della sfinge resa in forma stilizzata – che da arcaica diventa avveniristica attraverso piccole e geometrizzate campiture cristalline con cui le circonvoluzioni corticali elaborano, associano, inventano, riconoscono nutrendosi di immagini.

MM curando inoltre la  progettazione  del corridoio di collegamento fra la stazione ferroviaria e l’accesso a Expo ha realizzato due lucernari che dessero luce al nuovo corridoio. E’ parso quindi come naturale trait d’union proseguire il discorso della sfinge attraverso due “occhi” o due piramidi tagliate lungo una linea diagonale in modo che si creasse un rombo allungato (l’occhio) decorato con una pupilla tonda per rendere meglio l’effetto.

Come l’ occhio trasmette immagini, ossia luce al cervello, i tecnici di MM hanno rivestito lo spessore di cemento armato della copertura di acciaio a specchio in modo che si ottenesse il  convogliamento e  la relativa amplificazione  della luce del sole che cadeva nei lucernari.

Ma non bastava perchè l’ immagine potesse “viaggiare” maggiormente all’ interno del nervo ottico che percorre la scatola (cranica) del corridoio al fine di fornire continue informazioni al cervello attraverso le percezioni visive: per questo sotto i lucernari sono stati appesi due prismi che rifrangono scomponendola la luce del sole: un arcobaleno che gira col girare del sole ed esalta la multietnicità dell’evento.

La stazione sarà ulteriormente arricchita da altre due opere d’arte concepite e realizzate da due giovani promesse premiate in occasione del Concorso “Arte sotto Milano” promosso da MM con Accademia di Belle Arti di Brera. Un impegno concreto di MM a sostegno dei giovani artisti, la volontà della società di rendere concreto – come in altre città europee- il binomio arte/stazioni. Le installazioni permanenti sono Istanti di Antonio Gramegna a cui è andato il Premio MM e Cartografie dell’Immaginario di Veronica Menna che si è aggiudicato il Premio Speciale di Expo 2015.