Una mostra di Ugo La Pietra permette (anche) di rileggere la grande collezione dell'Accademia Carrara di Bergamo

Accademia Carrara, GAMeC, Bergamo

fino al 6 gennaio

Fin dagli anni Sessanta Ugo La Pietra ha sviluppato con opere e ricerche la sua attività artistica facendo riferimento al rapporto individuo-ambiente, realizzando nel tempo un metodo che gran parte della critica ha definito arte nel e per il sociale

Operando da una parte all’interno di alcune sale espositive dell’Accademia Carrara e dall’altra nella sala video della GAMeC, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, La Pietra compie una duplice operazione culturale e comunicativa

In un dialogo aperto tra arte antica e contemporanea, tra diversi mezzi di espressione, tra riflessioni su spazio e funzione, la mostra Ugo La Pietra. Opere, installazioni, film d’artista, a cura di M. Cristina Rodeschini e Ugo La Pietra, offre al pubblico non solo la possibilità di approfondire una delle figure più singolari dei nostri anni ma anche quella di rileggere la grande collezione Carrara grazie a quattro installazioni e un progetto speciale: tre lavori storici, un inedito realizzato specificatamente per l’esposizione bergamasca e in riferimento diretto con Madonna con il Bambino di Jacopo di Antonello e un’installazione interattiva dedicata alla cittadinanza.

 

 

Al primo piano, nelle sale espositive dell’Accademia Carrara, cariche di suggestioni per la presenza di capolavori dell’arte italiana e internazionale, La Pietra presenta quattro installazioni che si relaziona in modo diretto agli spazi e alle opere del museo, usando diversi mezzi espressivi: dal disegno agli oggetti in ceramica e vetro.

In occasione della mostra, inoltre, viene presentato il volume Abitare è essere ovunque a casa propria, Corraini Edizioni, con introduzioni di M. Cristina Rodeschini e Lorenzo Giusti, che ripercorre con immagini e testi le tematiche sviluppate da La Pietra in tanti anni di ricerca attorno al tema dell’abitare la città.