Perno dell'intero progetto, come da premesse, la scala realizzata grazie al contributo di CPR Scale: un segno sottile e dinamico in metallo verde salvia – simbolica rappresentazione dell'archetipo dello zigzag. La stessa lamiera è stata utilizzata per creare alcuni stencil che decorano le pareti come opera d'arte. Le nicchie, già esistenti, rivivono trasformate in ‘geometrie all'interno di geometrie’.
Anche gli elementi d'arredo emanano una forza enigmatica: come fosse un orecchio, la madia Caruso di Miniforms è pronta ad ascoltare cosa accade nella stanza, mentre le sedute Pipe di Moroso, dalle forme semplici e generose, quasi arcaiche, danno corpo al rito dell'ospitalità. Come fossero una manciata di sassolini bianchi, le lampade a parete Gregg di Foscarini, insieme a un ‘birillo’ colorato che si erge, rigoroso, da terra, la Callimaco di Artemide, illuminano uno spazio che a nord ritrova la sua stella: Hsing, il vaso della collezione Ceramiche Pop disegnata da Ettore Sottsass e oggi rieditata da Alessio Sarri. In omaggio al Maestro, appunto.
Per il pavimento, Paradisiartificiali ha scelto la collezione Re-evolution in lastre ultrasottili della serie Slimtech di Lea Ceramiche. Dallo stile sobrio ed elegante, grazie ai delicati disegni sulla superficie grigio perla che rimandano alla spatolatura tipica della resina, la collezione ceramica diventa la cornice ideale per accogliere ed enfatizzare le forme, le geometrie e i colori saturi dei pochi e ben calibrati arredi e decori. Il tutto all'insegna della sorpresa, dell'energia e della leggerezza.