Interni Novembre in edicola con Annual Bagno 2020

 

Se questo non fosse stato un anno diverso da tutti gli altri, a novembre il mondo del design italiano – e quindi internazionale – si sarebbe dato appuntamento a Shanghai per la quinta edizione cinese del Salone del Mobile. Ma di fronte alla crisi sanitaria, anche questa manifestazione ha subito uno slittamento. Tuttavia, abbiamo deciso di dedicare lo stesso gran parte degli approfondimenti critici di questo numero alla Cina, che oggi rappresenta uno dei mercati di riferimento per la ripartenza del Made in Italy.

I mesi del post lockdown hanno fortunatamente segnato una ripresa dei consumi dell’arredo: in Italia circa il 20 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. Segnali altrettanto positivi provengono dalla Repubblica Popolare, che, secondo una ricerca condotta da Boston Consulting Group, continuerà a rappresentare il motore della crescita del lusso. Attraverso la testimonianza dei più importanti player della distribuzione locale e dei grandi marchi dell’arredo italiano, abbiamo cercato di capire come sta cambiando nel territorio cinese l’approccio d’acquisto dei beni per la casa, grazie all’affermarsi di una nuova cultura estetica.

Ci siamo inoltre affidati al racconto di Lyndon Neri e Rossana Hu, designer noti a livello internazionale, per comprendere come viene percepito il Made in Italy nel Paese del Dragone. I risultati delle nostre indagini sono confortanti: il design italiano ha ancora tante carte da giocare in Cina, a condizione che sappia trasferire i suoi valori distintivi – manifatturieri ma anche culturali – a un pubblico sempre più in grado di comprenderli e apprezzarli. È questa la vera grande sfida. Le nostre aziende lo sanno e già da tempo si sono attrezzate per narrare al meglio l’heritage, la ricerca e l’innovazione da cui nascono le loro collezioni. La crisi sarà sicuramente uno stimolo per fare di più e meglio.