Ingegnere aeronautico e missilistico, il fondatore e presidente di Artemide Group era alla guida della celebre azienda di illuminazione dal 1960, non solo come imprenditore ma anche come designer

«Sono passati 60 anni da quando Ernesto Gismondi, ingegnere aeronautico e missilistico fondava Artemide, assieme al suo amico architetto Sergio Mazza. Più che un'azienda di luci d'arredo, Artemide voleva essere un'idea di iluminazione, o meglio un'idea d'impresa basata sull'innovazione e sulla qualità del progetto e della sua estetica, concepita per trasmettere la rivoluzione culturale degli anni Sessanta nei progetti della luce, coinvolgendo architetti che in quegli anni progettavano le case e gli edifici. Dalla collaborazione con Vico Magistretti, Gae Aulenti, i BBPR, Enzo Mari, Gio Ponti, Mario Bellini, Mario Botta, Ettore Sottsass, Michele de Lucchi sono così nate alcune delle più celebri icone del design italiano. “Progettavamo intorno all'oggetto iconico elettrico: la lampadina”, ha affermato spesso Gismondi. Intorno alla fonte luminosa nasceva la forma; dalla sapiente combinazione fra esplorazione funzionale e tecnologica, invenzione ed estetica, prendevano vita prodotti e sistemi che mettevano al centro le esigenze di vivere la casa, gli spazi e le architetture» scrive Gilda Bojardi da Interni Settembre 2020. 

Ernesto Gismondi lascia un segno indelebile nella storia del design italiano per l'impegno nella ricerca e nell'innovazione nel campo della luce.

Nato a Sanremo nel 1931, Gismondi si è laureato in Ingegneria Aeronautica al Politecnico di Milano nel 1957; due anni dopo ha conseguito la laurea in Ingegneria Missilistica alla Scuola Superiore di Ingegneria di Roma. Dai primi anni ‘60 si dedica alla progettazione e alla produzione di apparecchi per l’illuminazione, fondando con il designer Sergio Mazza Artemide S.a.s., dal quale si svilupperà il Gruppo Artemide. Si afferma come designer: oltre a disegnare diversi prodotti per l'azienda, nel 1980 è tra gli ideatori di Memphis, il movimento di avanguardia che ha determinato una profonda evoluzione del settore del design in Italia e nel mondo.

Sotto la sua guida, il Gruppo Artemide ha visto negli anni crescere la propria quota di mercato e incrementare la presenza internazionale, divenendo uno dei principali operatori nel settore dell’illuminazione di design, un ruolo che gli è valso importanti  riconoscimenti quali il Premio Compasso d’Oro alla Carriera (1994) e l’European Design Prize (1997).

Dal 1964 al 1984 è stato professore associato di Motori per Missili al Politecnico di Milano. È stato vicepresidente dell’ADI – Associazione per il Disegno Industriale e ha ricoperto numerose cariche nell’ambito di Assolombarda, Federmeccanica, Confindustria, Ente Autonomo Fiera di Milano e presso il Ministero per l’Università e la Ricerca. È stato inoltre membro  del Comitato Scientifico didattico dell’I.S.I.A. (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche/Industrial design) di Firenze, con nomina del Ministero della Pubblica Istruzione, del Collegio dei Probiviri del Cosmit (comitato organizzatore del Salone del Mobile di Milano) e del CNEL, su designazione della Presidenza della Repubblica. Ha presieduto e partecipato a numerosi seminari, in Italia e all’estero, sul design e i suoi sviluppi e sul risparmio energetico applicato all’illuminazione.

Nel 2017 ha ricevuto il Premio alla carriera del Salone del Mobile.Milano award “per il senso di contemporaneità, per l’innato talento nel saper elaborare continue soluzioni formali che uniscono allo stesso tempo uno stato di leggerezza con la capacità di evocare un futuro prossimo” si legge nella motivazione (leggi qui)Nel 2008 è stato insignito del Premio Ernst & Young “L’Imprenditore dell’Anno 2008” per la categoria Innovation, oltre alla prestigiosa nomina a Cavaliere del Lavoro conferita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel 2009 ha ricevuto il Premio Ernst & Young “L’Imprenditore dell’Anno 2009” per la categoria Comunication.

Nel 2018 ha vinto il Compasso D’Oro alla Carriera con la seguente motivazione della giuria: “Ingegnere aerospaziale, docente universitario e imprenditore, in sintesi: uomo di ingegno poliedrico. Fondatore di Artemide, da subito utilizza i processi di design come fattore distintivo e in questo lungo percorso incentiva e valorizza collaborazioni con il mondo del progetto nazionale e internazionale. Esempio coerente di come il progetto di design possa essere concreta leva strategica di crescita culturale ed economica, ha sempre operato affinché il design italiano potesse essere esempio virtuoso a livello internazionale”. Lo stesso anno anche l’innovativa sospensione Discovery da lui progettata si è aggiudicata il Compasso d’Oro (leggi qui).

Il Sindaco di Milano Beppe Sala, su facebook lo ricorda così Con la scomparsa di Ernesto Gismondi, perdiamo uno dei protagonisti di quel mondo del design che ha reso grande Milano. Lui stesso, ingegnere aerospaziale, ha raccontato più volte di aver scelto Milano attratto dalla sua grande vitalità negli anni 60. Ma è proprio a persone come Ernesto Gismondi che dobbiamo lo sviluppo del design milanese come sinonimo del Life Style italiano in tutto il mondo. Dovremo seguire con molta attenzione la sua lezione, già nelle salde mani della sua adorata Carlotta, per riprendere nei prossimi anni la strada del nostro nuovo sviluppo.

Ci ha lasciato Ernesto Gismondi, grande innovatore e amico. Ha illuminato con Artemide il mondo, usato per primo la plastica per fare mobili, regatato a testa alta nei mari di politica e imprenditoria, aperto nuovi orizzonti nel design. Il suo genio antiretorico mi mancherà” scrive su twitter Stefano Boeri.

Leggi anche l'approfondimento sul sito da Interni Maggio 2020