Con il piano industriale per il prossimo triennio, Sanlorenzo traccia il percorso verso il debutto della prima imbarcazione al mondo completamente carbon neutral

Sanlorenzo ha presentato ieri, a Milano, il piano industriale e di sviluppo aziendale per i prossimi tre anni.

Una strategia che fa fede su tre capisaldi a cui l’azienda crede fortemente: tecnologia, sostenibilità, innovazione. Più uno, da sempre cruciale: le persone, a cui si rivolge e con cui lavora.

“Oltre ai numeri”, racconta Massimo Perotti, Presidente e Chief Executive Officer della Società “Sanlorenzo concentra quotidianamente la sua attenzione su una promessa fatta all’inizio del triennio: soddisfare una richiesta avanzata dagli investitori, ovvero la prociclicità. Un risultato che, naturalmente, trova conferma nelle cifre, che sono la prova di come la promessa sia stata concretizzata: 70 yacht realizzati per un totale di 700 milioni di euro l’anno”.

Questi numeri sono la garanzia di una crescita no-stop che trova nel fattore resilienza la sua strada, considerano anche i recenti anni influenzati dalla pandemia globale e dal conflitto in Ucraina.

“Sanlorenzo presenta oggi il Piano Industriale 2023-2025” conclude Perotti “alla luce degli straordinari risultati del triennio precedente che hanno visto un tasso annuale di crescita composto del 17,6%, il raddoppio dell’EBITDA, un aumento di 310 punti base dell’EBITDA margin, oltre 100 milioni di Euro di creazione di cassa, pur avendo distribuito dividendi per circa 31 milioni di Euro.

Al momento della quotazione avevamo promesso una 'crescita misurata'.

Intendiamo mantenere la stessa promessa per il prossimo triennio, pur avendo sempre consegnato ai nostri azionisti risultati migliori delle previsioni”.

Tecnologia, innovazione, sostenibilità. Un trittico promettente

Riferendosi agli obiettivi stilati per il prossimo triennio, Sanlorenzo concentra la triade di pilastri fulcro in un unico messaggio: la volontà di fare da capofila nel settore, per l’affermazione di una transizione verso un paradigma più virtuoso, che sappia modellare il futuro dell’industria degli yacht.

Da sostenibilità a responsabilità: verso una nuova cultura per lo yachting

L’attenzione alla sostenibilità non è più un’opzione, nemmeno per lo yachting. E il mondo si aspetta che l’industria, qualsiasi sia il settore, risponda prontamente. Durante la presentazione, il management team di Sanlorenzo ha illustrato come l’1,7% del totale delle emissioni nel mondo sia assegnato alle più disparate attività di navigazione in acqua: agli yacht spetta una fetta pari allo 0,22%.

Un dato che fa riflettere, se si pensa che, rispetto al resto delle attività marine (come cisterne chimiche, navi cargo etc.) quello dell’esperienza a bordo è un settore unicamente legato al piacere e non alla stretta necessità.

È da qui che Sanlorenzo desidera partire per rivoluzionare il posizionamento degli yacht nel mondo delle emissioni. Anche anticipando quanto più possibile la ‘green line’ istituita dal Comitato per la Protezione dell’Ambiente Marittimo (MEPC), che a luglio 2023 si riunirà per deliberare di anticipare al 2050 il 100% della decarbonizzazione dello shipping.

Un piano a due vie, con due nuovi yacht pronti a invertire la rotta

La risposta di Sanlorenzo guarda in un’unica direzione, su due livelli: un primo, concretizzabile entro il 2024 e un secondo per il 2026.

In prima battuta, Sanlorenzo annuncia la presentazione del primo 50 metri al mondo in grado di riunire in un unico corpo due cuori: un motore alimentato a carburante e un sistema di batterie a celle combustibili (fuel cell systems). Il progetto, a cui la Società sta lavorando tempo, è realizzabile grazie all’accordo con un big della tecnologia, Siemens energy.

Il primo super yacht a zero emissioni

Previsto per giugno-luglio del prossimo anno, sarà il primo super yacht a zero emissioni.

Il fuel cell system di Siemens ricava energia pulita da un mix di metanolo e acqua in grado di generare idrogeno per produrre fino a 100kw di energia carbon neutral.

Si tratta di una novità nel settore yachting, ma il colosso tedesco sta lavorando alla messa a punto del fuel cell system da circa vent’anni insieme con la marina italiana e tedesca: si tratta dunque di un sistema ben sperimentato e studiato.

A Sanlorenzo la grande responsabilità di progettare il mezzo, che si aggiunge al volere di riscrivere le regole dello yachting, con un nuovo linguaggio.

Un 20 metri Bluegame a zero emissioni

Il secondo step, che Sanlorenzo annuncia come ancora più importante, si concretizza nella realizzazione del primo 20 metri Bluegame totalmente zero emissioni, grazie a un motore a idrogeno e fuel cell. Il modello debutterà in formato tender, scelto dal New York Yacht Club quale chase boat per affiancare American Magic, durante la trentasettesima edizione dell’America’s Cup che si terrà a Barcellona nel 2024.

Un’imbarcazione di 10 metri che sarà in grado di raggiungere la velocità di 50 nodi e una autonomia di 180 miglia a zero emissioni, essendo spinta esclusivamente dalle fuel cell a idrogeno, abbinate ai foil.

Attualmente in costruzione, la barca verrà lanciata a luglio 2023 a cui seguiranno 14 mesi di test di preparazione per l’America’s Cup di ottobre ’24.

Questa prima esperienza farà da faro per lo yacht che Bluegame presenterà definitivamente nel 2026: la prima imbarcazione 20 metri al mondo in grado di generare zero emissioni, con una capacità di navigazione di 10 ore a 8 nodi (80 miglia, per intenderciuna navigazione poco più lunga della tratta Viareggio-Corsica, che distano 65 miglia l’un l’altra).

È una soluzione concreta per una vacanza green.

Se la necessità diventa un viaggio più duraturo o, ancora, più veloce, esisteranno opzioni alternative: per la velocità di crociera tradizionale il multiscafo BGM65HH sarà equipaggiato con la nuova generazione di motori ibridi Volvo Penta, in fase avanzata di progettazione, per cui Sanlorenzo è stato scelto quale cantiere pilota.

Identikit dei nuovi armatori

Raggiungere questo nuovo paradigma nel settore degli yacht è un imperativo, anche perché l’età di proprietari di imbarcazioni di questo tipo si è nettamente abbassata: se prima della pandemia il possessore di yacht contava un’età media di 56 anni, oggi, post-covid, si afferma sui 48 anni.

Siamo di fronte, oggi, a un giovane proprietario, che guarda con occhio attento all’aspetto sostenibile, e che non accetta compromessi.

Con la strategia fondata sul trittico di pilastri sopra elencati, Sanlorenzo si prepara dunque ad abbracciare una nuova clientela. Complice, l’equilibrio calibrato tra tradizione e innovazione, che trova luogo nell’estrema coerenza che Sanlorenzo porta con sé in ogni nuova azione e in ogni nuovo range di prodotti presentati.

Tutte le imbarcazioni della cosiddetta maison Sanlorenzo, per esempio, vengono ancora costruite a mano, da persone reali guidate dalla passione per ciò che fanno.

Sanlorenzo e il mondo del design

In termini di stile, con Piero Lissoni alla direzione artistica dal 2018, Sanlorenzo non persegue solo le richieste dei clienti ma anche e soprattutto i suoi desideri: consumi ridotti, linee armoniose ed eleganti dentro e fuori, interni sofisticati e locali ampi.

La possibilità di organizzare gli spazi a bordo proprio come si farebbe (anzi, forse di più ancora) con gli ambienti domestici.

Con un video, Sanlorenzo mostra come esista la possibilità di realizzare un giardino botanico direttamente sullo yacht, un luogo dove tutta la famiglia può rilassarsi, condividere momenti e costruire ricordi.

Rivolgendosi a una clientela attenta ed esperta Sanlorenzo reputa cruciale la sempre più ricercata qualità di progetto e styling, anche degli spazi. E lo fa anche attraverso sperimentazioni derivanti da contatti extra-settore, con l’obiettivo di estendere sempre più il proprio codice espressivo.

La collaborazione con Interni

In questo senso è esplicativa la contaminazione con l’arte, un avvicinamento naturale, che ha visto Sanlorenzo stringere dal 2018 esclusive collaborazioni con il settore, come per esempio con Art Basel a Miami, Hong Kong e Parigi. Ma, anche e soprattutto, con il Fuorisalone di Interni alla Milano Design Week dal 2019.

Dove quest’anno sarà presente con l’installazione “Macchina Impossibile”, una grande struttura composta da differenti ingranaggi che si muovono grazie al sistema Fuel Cell di Siemens. Si tratta di una realizzazione che dimostra come siamo in grado di mettere in atto quello che stiamo progettando per i prossimi anni.

Servizi ad alto valore, un ulteriore passo avanti

L’offerta di servizi ad alto valore aggiunto destinata alla clientela rappresenta un forte vantaggio competitivo per la value proposition di Sanlorenzo, aumentando la fidelizzazione dei clienti e rafforzando il posizionamento del brand al top del segmento luxury.

Il Piano prevede il rafforzamento di un pacchetto premium comprendente: la Sanlorenzo Charter Fleet, prima flotta di charter monobrand al mondo; un altro aspetto che il brand desidera incrementare è la Sanlorenzo Academy, avviata nel 2018 e pensata per fornire la formazione degli equipaggi; forme mirate di leasing/finanziamenti e assicurazioni; la manutenzione e i servizi di refitting e restyling.

In ultimo, ma non per importanza, Sanlorenzo identifica fondamentale il servizio di refitting per gli yacht: la primordiale attività di mantenimento, presto diventerà vero e proprio refitting – anche considerando la sempre più importante richiesta di prodotto second hand. Basti un dato: la flotta mondiale di yacht >30m è in costante incremento (nel 2021 ammontava a 5.396 unità) ed il mercato del refitting è previsto crescere in misura maggiore, così come avvenuto dal 2017 al 2021 con CAGR +16,4% per yacht >40m.

Distribuzione diretta e aumento della capacità produttiva

Uno degli elementi fondanti del business model di Sanlorenzo è rappresentato dalla strategia di distribuzione, che prevede di incrementare la presenza diretta su mercati strategici principali con l’apertura di uffici monobrand, oltre quelli già esistenti nelle Americhe e nelle Baleari, anche in EMEA (Monaco, dove verrà a breve inaugurata una Sanlorenzo lounge, e Costa Azzurra – entrambi key markets per l’azienda) e APAC.

Per quest’ultimo mercato in particolare, è attesa entro il primo semestre 2023 l’acquisizione di Simpson Marine, un network nato nel 1994 e composto da 12 showroom e 10 centri di servizio a copertura dell’intero Far East. Questa aera per Sanlorenzo rappresenta un grande potenziale di sviluppo sull’intera cartina geografica. L’obiettivo, qui, è di gestire gli showroom in modalità diretta, primo su tutti quello di SingaporeOne15marina

Inoltre, per i prossimi 3 anni, in termini di capacità produttiva, Sanlorenzo prevede una crescita ulteriore, che va a confermare la parola chiave che il management team dell’azienda identifica come centrale a fronte di un periodo che ha alternato conseguentemente una pandemia e un conflitto globale: resilienza.

L’attuale capacità produttiva di Sanlorenzo può contare su superfici di cantieri pari a 100mila mq, utilizzate al 79%. Il Piano prevede entro il 2025 di ampliare la capacità del 25%, portandone l’utilizzo a circa l’85%.