Ci troviamo dunque a un importante punto di svolta, in cui è necessario ripensare l'essenza stessa dell'atto del comunicare, ovvero i suoi contenuti. Che quando hanno a che fare con il progetto devono sì emozionare, ma soprattutto raccontare una storia di identità, cultura e valori. Per questo motivo abbiamo voluto dedicare il numero di gennaio-febbraio al tema della comunicazione.
Lo abbiamo fatto interpellando tutti gli attori della filiera della creatività: alle aziende abbiamo chiesto in quale modo il mix digitale-reale ha cambiato il modo di rappresentarsi ai loro stakeholder; ai professionisti della comunicazione abbiamo chiesto un parere sulla trasformazione in atto. Il quadro che emerge dalla nostra inchiesta è denso e stimolante: siamo all'anno zero dell'era phygital, che, seppur con tutte le difficoltà di questo particolare momento, ci porterà a sperimentare, ad abbattere i confini, a creare nuovi modelli di racconto del nostro storico saper fare.