Due stand al Salone del Mobile: uno al padiglione 3, dedicato al luxury interior con una collezione disegnata da Samuele Mazza, uno allo ‘storico’ 5, quest’anno dedicato al pure design con una collezione disegnata da Mauro Lipparini, oltre a Alessandro La Spada e Steve Leung.

Fuori Salone:

Alla Visionnaire Design Gallery di piazza Cavour 3: ci sarà un allestimento dedicato al dehor e in via Turati 2 con un’esposizione dedicata ai ‘best of Wunderkammer Visionnaire‘: una personale di Alessandro Brighetti dal titolo Chlorofyl.

Ne abbiamo parlato con Eleonore Cavalli, direttore creativo di Visionnaire.

Salone del Mobile 2016: perchè due versioni di Visionnaire?

Volevamo far vedere la nostra capacità progettuale, la flessibilità e l’adattabilità del brand. Ecco perchè quest’anno la nostra collezione sarà presentata in due padiglioni: il 5 e il 3. La nostra proposta al padiglione 5 ricalca lo stile di una penthouse contemporanea, dove i prodotti hanno la forza di un solista, fortemente ispirati a un’art design preziosa, ricercata ma allo stesso tempo, pulita ed essenziale. Non ci sono muri separatori o chiusure forzate, ma grandi librerie e architettonici separè a far da frangisole tra gli ambienti. Finiture inedite, come il plissè, che strizza l’occhio all’alta moda, e l’oro brunito, quasi graffiato, simbolo di un’eleganza senza tempo.

L’obiettivo è  allargare l’offerta a un pubblico di professionisti ‘luxury descreet’, ma anche a quella generazione di giovani, tra i 20 e i 30 anni, che studia in Europa, con un’altissima disponibilità economica e gusti molto vicini al made in Italy.

Lo spazio del padiglione 3 invece si ispira al mondo degli Hampton. L’intento è mostrare un concetto di glamour internazionale e fortemente contemporaneo. Qui la parola d’ordine è american decò, con chiari riferimenti alla narrativa americana di Scott Fitzgerald, Gertrude Stein, Truman Capote. Troviamo ambienti luminosi, giocati tra le nuances del bianco e del grigio che si fondono a marmi, parquet in rovere e boiserie, per un’ambientazione in vero stile aristocratico.

Visionnaire verso la sostenibilità ambientale. Ci racconti il progetto pilota che presenterete al Salone con Materiko.

La poltroncina Sunny è un vero progetto pilota. È realizzata in Materiko, una resina brevettata che, in base alla lavorazione, assume le texture più diverse. Già usato nella moda e nell’arte, con Sunny il materiko debutta nel design. È un materiale rivoluzionario, farà la differenza perché unisce versatilità progettuale, prestazioni tecniche e rispetto ambientale, essendo atossico, carbonfree e waterfree. Per la prima volta si riescono a ricostruire texture tipiche del mondo arredo, attraverso un materiale che può stare a qualsiasi temperatura e condizione climatica. Si pulisce facilmente con una spugna e il processo produttivo avviene senz’acqua, non produce inquinamento ed è riciclabile all’infinito.

Il Fuori Salone di Visionnaire: cosa presenterete e qual è il collegamento con la Wunderkmamertempo? Cosa la lega alla personale di Alessandro Brighetti che ospiterete presso la Wunderkammer Visionnaire?

La vera protagonista del FuoriSalone di Visionnaire è la nuova collezione outdoor a cui fanno da cornice una video installazione a cui è integrato un progetto di green interior. Il link alla personale di Alessandro Brighetti dal titolo Chlorofyl è sicuramente il mondo outdoor. Passiflora è una scultura da esterni, un richiamo al mondo naturale interpretato dall’occhio dell’artista: un fiore meccanico artificiale. C’è poi anche un collegamento con l’attenzione all’impatto ambientale. La nuova produzione di Brighetti, che verrà mostrata in anteprima mondiale con la mostra, è totalmente svincolata dall’uso dell’energia elettrica, in quanto utilizza l’energia cinetica derivante dalla luce solare.