Un tempio progettato come collegamento tra terra e cielo, tra umano e divino
di Mariana Jaramillo
La Cappella di Santa Maria dei Cavalieri si trova a Bogota, in Colombia e fa parte di un progetto di più ampio respiro, che riguarda la scuola “Gimnasio Campestre”, realizzato dallo Studio di Architettura Pacheco.
Il tempio rappresenta il luogo in cui il divino incontra l’umano. La dimensione umana è rappresentata dal pianoterra della cappella, in realtà posizionato a un livello inferiore rispetto a quello stradale: qui si concentra il nucleo del progetto, ponendo il visitatore più vicino alla propria condizione terrena. Di contro, il divino è rappresentato dalla copertura, un tetto che si alza verso il cielo e ricopre lo spazio, conferendo leggerezza alla struttura: un espediente che metaforicamente rimanda all’immateriale.
Il progetto è austero ed essenziale. Il sapiente utilizzo della geometria ortogonale si combina con la potenza di elementi naturali quali l’acqua, che nelle piscine esterne sembra raddoppiare lo spazio grazie ai riflessi, la luce che gioca con la delicata consistenza del cemento, e il fuoco, sempre acceso sulla tomba del fondatore della scuola.
Diversi elementi simbolici rimandano al cristianesimo: il numero 7, un numero sacro che ricorre nelle micro linee che marcano la consistenza del cemento, o il numero 12, che rimanda agli apostoli ed è il numero delle luminose luci a soffitto.
Un luogo in cui vagare e scoprire, dove rimanere immobili per un attimo, lontani dal rumore della città, seppure al suo interno, e aprirsi alla dimensione spirituale che il progetto offre, attraverso i dettagli e la loro interazione con l’ambiente circostante.