Serenità, creatività e benessere: questi i punti di forza della nuova sede degli uffici del Gruppo Publicis presso l’edificio all’angolo di viale Jenner e via Bernina, riqualificato dallo studio milanese D2U – Design to Users.
Il progetto di rinnovamento è stato sviluppato ed eseguito dall’architetto Jacopo della Fontana socio fondatore insieme a Corrado Caruso di D2U, con l’obiettivo di trasformare un immobile in disuso da molti anni in un complesso di uffici di nuova generazione.
All’interno del lotto si trova una grande corte privata di 5 mila mq che ha ispirato la trasformazione dell’edificio per farne un nuovo organismo capace di ospitare il Polo Creativo destinato alla coabitazione dei diversi brand del Gruppo Publicis, per il quale lavorano oltre 600 persone.
Le facciate del palazzo sono state trasformate per dare un’immagine più contemporanea grazie alle pellicole serigrafate colorate dall’effetto altamente cromatico e dinamico.
Lo spazio esterno è diventato un giardino con déhors della caffetteria e campo da basket-calcetto, con la possibilità di camminare o per meeting tra le grandi magnolie.
Negli 11 mila mq di uffici del palazzo sono ospitate le principali agenzie del Gruppo (Leo Burnett, Saatchi & Saatchi, Publicis e MSL) e altre società. Per garantire autonomia d’immagine sono stati realizzati tre ingressi distinti, ognuno dotato di visibilità dall’esterno e caratterizzato da un proprio look&feel all’interno.
La maggior parte del piano terra funge da spazio di supporto per tutte le agenzie: lounge-bar-ristorante, teatro da un centinaio di posti, sale riunioni e asilo nido.
Al piano inferiore una palestra attrezzata, mentre sull’ampio terrazzo c’è spazio per aree per riunioni informali.
L’allestimento del layout degli spazi di lavoro ai piani superiori ha seguito un’impostazione comune con diverse varianti estetiche. Nel complesso l’articolazione degli spazi garantisce sia la possibilità di socializzazione e di confronto creativo sia la privacy e la connotazione propria di ogni società del gruppo.
Foto di Roberto Benzi.