46 progetti (realizzati) partecipanti, 22 i finalisti in rassegna individuati dalla giuria internazionale (Bernardo Bader, Austria, Sebastiano Brandolini, Italia e Quintus Miller Svizzera), che nella serata del 17 marzo ha proclamato i 4 vincitori della prima rassegna delle migliori architetture alpine italiane indetta dall’associazione Architetti Arco Alpino.
La premiazione è avvenuta contemporaneamente in nove sedi distinte lungo l’arco alpino (da Cuneo a Udine, passando per Aosta, Belluno, Bolzano, Sondrio, Torino, Trento e Verbania).
I progetti vincitori sono: recupero della Borgata Paraloup (Valle Stura, Cuneo) a cura degli architetti Dario Castelli, Valeria Cottino, Giovanni Barberis, professor Daniele Regis; capanno Wood and the Dog (Paesana, Cuneo) a cura di StudioErrante Architetture; recupero della piazza dell’Abbazia di Novacella (Bolzano) a cura di Markus Scherer Architekt; complesso residenziale ad Appiano (Bolzano) a cura di Feld72 Architekten.
Le opere scelte privilegiano la linearità alla complessità, il ragionamento al formalismo, la qualità costruttiva all’appariscenza. Certe opere sono assai piccole, ma altrettanto precise. Tutte cercano il dialogo costruttivo con lo straordinario paesaggio alpino (che riguarda sia la natura che la cultura), preferendo sempre il coraggio alla timidezza.