Marmomacc, il più importante salone mondiale dedicato al business e alla cultura della pietra naturale, ha chiuso sabato scorso a Veronafiere una 50ª edizione all’insegna della crescita.

In quattro giorni raggiunti i 67mila operatori specializzati, il 3% in più rispetto ai visitatori dell’anno precedente. Aumenta ancora l’internazionalità della rassegna, con una percentuale degli arrivi dall’estero salita al 57% del totale (+9%), in rappresentanza di 150 nazioni, 5 in più del 2014.

La manifestazione si conferma polo globale per l’industria di marmi, graniti, pietre, macchinari e tecnologie di lavorazione, grazie alla presenza di 1.524 aziende (per oltre 77mila metri quadrati espositivi), di cui 936 straniere da 55 Paesi, con il debutto di Albania, Bosnia Erzegovina, Camerun, Georgia e Venezuela.

Segno positivo anche sul fronte delle delegazioni commerciali organizzate, arrivate quest’anno da 55 stati, 11 in più dello scorso Marmomacc.

Da sempre piazza di promozione a servizio dell’interscambio lapideo, la Fiera ha visto il primato del numero di buyer giunti dall’Europa (Germania e Regno Unito in testa, Spagna e Francia), con il forte incremento dei visitatori da Stati Uniti, Canada, India, Australia, così come da Israele, Polonia e Iran; si consolidano gli arrivi di operatori da Turchia, Russia, Brasile, Cina, Marocco ed Egitto.

La rassegna, per il secondo anno consecutivo, si è svolta in contemporanea ad Abitare il Tempo, salone di Veronafiere su contract, design e finiture d’interni.

La prossima edizione di Marmomacc è in programma dal 28 settembre al 1° ottobre 2016

 

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