Il progetto della struttura espositiva, seguito dall’architetto Asghar Firouzabadi con RPA, modellato sulla forma di un tappeto imbandito con ogni delizia per gli occhi e per il palato e attraversato da una torre del vento, prende spunto dal sofreh, il tessuto tradizionale su cui vengono disposte le portate nei banchetti importanti e sul quale, nella rivisitazione fatta per Expo, fanno bella mostra di sé, metaforicamente, tutte le ricchezze del Paese.

Quanto alla struttura ricurva dello spazio Iran, è sostenuta da uno scheletro di arcate e pilastri in profili di acciaio ed è rivestita esternamente in Etfe, mentre internamente è ricoperta da una trama triangolare di pannelli lignei ispirata al mosaico persiano.

Anche in questo caso, decisivo si è rivelato il fattore luce, volto a sottolineare i tratti identificativi del progetto grazie a suggestivi effetti scenici. E la scelta è caduta su alcune soluzioni illuminotecniche di Linea Light Group, azienda di punta nel panorama internazionale in fatto di prodotti, sistemi e soluzioni illuminotecniche.

Molti i prodotti della linea i-Lèd. A partire da Portik, downlight da esterno vero protagonista del padiglione, distribuito lungo l’intera arcata del soffitto della zona espositiva, Pixar, proiettore da giardino installato parallelamente alle colonne che sostengono il lato “aperto” della struttura, Dorian, Cob65 e Dave Pro, downlight installati nei pannelli sospesi che compongono la “griglia” sovrastante la zona ristorante e quella dei negozi.

Sempre della linea i-Lèd, Strip led RGB, lungo tutto il perimetro aperto della struttura espositiva. Infine, Khono, linea Tràddel, nel giardino d’ingresso per illuminarne la vegetazione e Circle Wave, linea Ma&De, sospensione posta nella sala cinema del padiglione.