Nell’anno del suo 120° anniversario e dell’Esposizione Universale dedicata alla nutrizione e alla sostenibilità, Lavazza ha presentato a Milano, nel suo Sustainability Hub di Cascina Cuccagna (foto qui sopra), il primo Bilancio di Sostenibilità 2014 predisposto secondo le linee guida del “Global Reporting Initiative” (GRI) nella versione più aggiornata GRI-G4, per il triennio 2012-2014, per illustrare le performance in materia di sostenibilità economica, sociale e ambientale.

La sostenibilità non è un viaggio in solitaria ma è necessario attingere dalle esperienze più diverse integrate nel modello di business e messe a sistema. Solo così le aziende possono continuare a crescere, creando valore condiviso con i propri stakeholder interni ed esterni e investendo risorse ogni anno per rendere più sostenibili ed efficienti i processi produttivi.

A conferma della concretezza di questa visione, gli investimenti per una maggiore efficienza dei processi produttivi che hanno generato nel solo 2014 un risparmio economico del 3,9% rispetto al totale dei costi industriali di produzione del 2013, verranno reinvestiti in sostenibilità, creando così un cerchio virtuoso in grado di generare e rigenerare valore condiviso.

In questo senso, i numeri sono positivi: l’indice di emissione di CO2 per tonnellata di caffè processato (emissioni dirette) nel 2014 ha avuto un calo del 17% rispetto al 2012; il 100% di energia elettrica approvvigionata per l’operatività degli stabilimenti produttivi italiani deriva da fonte rinnovabile; i consumi elettrici specifici, ovvero per unità di caffè confezionato, nel triennio 2012-2014 sono scesi dell’8%; i consumi termici nel triennio di riferimento sono diminuiti sia in termini assoluti (circa il 6%) sia per unità di caffè confezionato (oltre il 17%).

La sfida per l’anno di Expo è agire ancora più in profondità sulla sostenibilità come motore d’innovazione. Per Lavazza, questo significa integrare sempre di più la sostenibilità nei processi aziendali e condividere la propria visione e il proprio impegno con tutti gli stakeholder interni ed esterni, per favorire l’innescarsi di un circolo virtuoso che dia continuo impulso al miglioramento, non solo all’interno dell’azienda, ma lungo tutta la filiera.

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Alla presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2014 erano presenti tra i relatori alcuni partner di Lavazza: da sinistra, Carlo Petrini (fondatore di Slow Food), Maurizia Iachino (presidente di Oxfam Italia), Cino Zucchi (architetto), Ferran Adria (chef)̀, Catia Bastioli (Amministratore Delegato Novamont), Ralph Appelbaum (architetto).
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La nuova sede, candidata alla certificazione LEED (Leadership in Environmental and Energy Design) di livello GOLD e che nel 2016 aprirà ai dipendenti e riqualificherà un intero quartiere di Torino con forti e positive ricadute sociali, è stata progettata dall’architetto Cino Zucchi.
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La nuova sede, candidata alla certificazione LEED (Leadership in Environmental and Energy Design) di livello GOLD e che nel 2016 aprirà ai dipendenti e riqualificherà un intero quartiere di Torino con forti e positive ricadute sociali, è stata progettata dall’architetto Cino Zucchi.
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La progettazione del museo dedicato alla storia e alle attività dell’azienda, che troverà sede in un edificio storico all’interno del nuovo Centro Direzionale Lavazza firmato da Cino Zucchi, è stata affidata a Ralph Appelbaum Associates.
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La progettazione del museo dedicato alla storia e alle attività dell’azienda, che troverà sede in un edificio storico all’interno del nuovo Centro Direzionale Lavazza firmato da Cino Zucchi, è stata affidata a Ralph Appelbaum Associates.