Forte di un fatturato in crescita del 30% che ha toccato i 40 milioni di euro nel 2014 e in linea con le previsioni di 50 milioni per quest’anno, Laminam rilancia con la quarta linea produttiva che da luglio 2015 si aggiunge alle tre preesistenti, con cui il potenziale di produzione complessiva annua raggiungerà il milione di lastre.

L’ampliamento produttivo comporta non solo un incremento della capacità produttiva di lastre ceramiche nel formato 1000×3000 mm su spessori variabili, ma anche la creazione di un prodotto nuovo, le lastre extra large fino a 1600×3200 mm di dimensione con spessori da 6 a 20 mm, che aumentano i gradi di libertà del materiale spalancando ulteriormente il ventaglio delle possibili applicazioni.

Punto di forza e cuore del nuovo sistema di produzione Laminam è il sistema pressa Gea, la cui tecnologia di pressatura all’avanguardia prevede la stesura delle polveri direttamente sul nastro senza l’utilizzo di carrelli dedicati: la lastra è quindi priva di ogni tensione e libera di espandersi, perfettamente regolare e senza difetti anche nelle nuove dimensioni oversize, con una riduzione dei consumi di energia del 50% rispetto ai sistemi di pressatura tradizionali.

La decorazione a umido delle lastre viene affidata a un gruppo di tre maxi Rotocolor® che rappresentano la soluzione più completa e tecnologicamente più avanzata per la decorazione a spessore delle lastre ceramiche di grande dimensione a cui si aggiungono due gruppi con tecnologia digitale Creadigit per una precisione unica anche nelle grafiche più complesse, mentre la nuova area di cottura della lunghezza di circa 140 metri invece che i precedenti 80 metri si compone di una fase iniziale di essiccatura a ciclo rapido e di un sistema di forni a gas, che permette la cottura delle lastre di spessori sempre maggiori in meno di 100 minuti.

La nuova serie 1600×3200 in spessore 12 mm sarà svelata al Marmomacc dal 30 settembre al 3 ottobre a Verona.

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Da sinistra, Alessandra Stefani, vicepresidente di Laminam, Franco Stefani, presidente, mentre taglia il nastro, e Alberto Selmi, amministratore delegato.