Damiani entra nel mondo del design e lo fa alla grande, acquisendo la quota di maggioranza del capitale sociale di Venini. Il matrimonio tra lo storico marchio della gioielleria italiana e l’azienda di vetri artistici più famosa nel mondo è stato annunciato questa mattina da Guido Damiani, presidente dell’omonimo gruppo, e Giancarlo Chimento, presidente e socio di Venini.
“Dopo lunghi ‘corteggiamenti’ da parte di investitori diversi” ha spiegato quest’ultimo “abbiamo optato per la proposta di Damiani, con cui Venini condivide molti valori: l’artigianalità vera, una tradizione centenaria di eccellenza, una profonda passione per l’arte”.
Dal canto suo, Guido Damiani ha spiegato come l’acquisizione si inserisca nella strategia della famiglia di investire e sviluppare brand di alta gamma: “Crediamo che, in virtù della sua assoluta unicità, il marchio Venini presenti un grande potenziale nel mercato del lusso, fatto oggi di consumatori che vogliono distinguersi e differenziarsi mediante il valore del bello.
Il nostro progetto è mettere a disposizione del brand la visione commerciale internazionale che già abbiamo sviluppato nel settore della gioielleria, rafforzando la sua presenza nei mercati emergenti ma anche in quelli più maturi”.
Le famiglie Chimento e Tabacchi, che avevano acquisito Venini nel 2001, rimarranno nella compagine azionaria con il 40 per cento e la famiglia Chimento continuerà a svolgere un proprio ruolo operativo nella gestione della società coadiuvando Damiani nelle nuove strategie di crescita.
Tra i primi progetti all’ordine del giorno, il potenziamento dei canali distributivi e dei negozi: alla formula dei monomarca verrà affiancata quella degli shop in shop, che sarà presto applicata nel negozio Rocca di piazza del Duomo, a Milano, di imminente ristrutturazione.