Presso il ristorante Carlo&Camilla in Segheria (presente Carlo Cracco) Mauro Vandini, AD Marazzi, ha illustrato i nuovi investimenti del Gruppo e alcune delle novità di prodotto che saranno presentate al prossimo Cersaie (Bologna 26/30 settembre 2016).

“La piastrella ceramica è un prodotto sempre più complesso e sofisticato, e Sassuolo ne è, e sarà ancora per anni, il centro mondiale produttivo di eccellenza. Marazzi quest’anno ha messo in campo ingenti investimenti, rigorosamente in Italia.

A Sassuolo, su un area di 400 mila metri quadrati, dove si respira la storia stessa della ceramica, sorgerà lo stabilimento di porcellanato tecnico più all’avanguardia che sia mai stato costruito, con una capacità produttiva di 10 milioni di metri quadrati di porcellanato.

La tecnologia è tutta italiana: forni a ridotto consumo energetico, nuove presse, nuovo linee di smalteria, il tutto altamente digitalizzato. Ma l’intervento manuale rimarrà per le fasi più delicate, di formatura e decorazione. Anche i laboratori di ricerca e sviluppo saranno rinnovati e  ampliati”.

La nuova fabbrica di Sassuolo avrà linee di produzione complete (dalla formatura del prodotto al packaging) all’avanguardia, con forni a ridotti consumi energetici ed emissioni, impianti di aspirazione, sistemi di recupero del calore e di depurazione e recupero delle acque industriali.

Proseguiranno anche le attività di formazione dedicate all’uso delle nuove tecnologie e alla sicurezza sul lavoro. Temi ai quali l’azienda dedica grande attenzione con continui cicli di aggiornamento all’interno del “Centro di formazione Pietro e Maria Marazzi” e circa 15 mila ore di didattica all’anno.

Il piano di sviluppo prevede investimenti anche per la realizzazione dei nuovi laboratori Marazzi, dedicati alla ricerca tecnologica ed estetica di prodotto.

Tra i nuovi prodotti, Vandini ha orgogliosamente presentato il formato 10×70 cm: “siamo gli unici al mondo a produrlo, perché il rapporto 1:7 è estremamente difficile da realizzare”. Nello stand Marazzi a Cersaie, 12 stanze, 12 “moodboards” di materia che mescolano lucido e opaco, liscio e ruvido, superfici piane e tridimensionali, maiolica e gres per offrire allo sguardo infinite possibilità di progettare.

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Lo stabilimento di Sassuolo.
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Mauro Vandini, a sinistra, e Carlo Cracco.
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Bricco.
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Mystone.
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Mystone.
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Powder.
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Stoneart.
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Wood&Brick