Una residenza in California ispirata ai mondi fantastici e ai segni grafici dell'artista olandese

Una residenza in California ispirata ai mondi fantastici e ai segni grafici dell’artista olandese

 

Mondi fantastici, geometrie ardite, prospettive stranianti, figure che si intersecano e segni grafici che si rincorrono in diverse direzioni: le costruzioni impossibili di Maurits Cornelis Escher sono il punto di partenza per il progetto di questa nuova residenza in California.

Due suoi grandi estimatori hanno pensato alla propria casa, incaricando lo studio Ken Linsteadt Architects di partire proprio dalle sue opere. Ne è nato un progetto organico nel quale l’alternanza di pieni e vuoti, di superfici opache e trasparenti, di volumi che si intersecano e prospettive che si rincorrono definisce un insieme complesso di relazioni e rimandi.

La villa si articola in diversi corpi di fabbrica collegati fra loro ed esplora in pianta le intersezioni di spazi, figure e solidi geometrici. Semplici volumi squadrati sono interconnessi da una galleria-lucernario tutta vetrata, mentre un reticolo di sottili canali e vasche d’acqua si sovrappone al disegno dei percorsi lastricati esterni, che dal patio conducono a una piccola cascata e a un boschetto di cipressi.

Nei prospetti, rivestiti con tavole di legno o lastre di pietra, si ritagliano le aperture per le quali sono stati utilizzati i profili OS2 75 ed EBE 65 in acciaio zincato burnished black di Secco Sistemi, la cui texture dialoga con gli altri materiali per definire quell’effetto “raw” che è la cifra stilistica del progetto.

Le soluzioni proposte da Secco Sistemi hanno permesso di delineare i contorni regolari delle finestre e disegnare il perimetro delle ampie vetrate della villa, contribuendo, con la grande versatilità nel design degli infissi, a stabilire una relazione di continuità fra i percorsi dentro la casa e le geometrie dei tracciati nel giardino.