Martedì 12 maggio, in occasione dell’installazione Operafood di Valerio Maria Ferrari presente nel cortile dell’Università Statale di Milano (in corso fino al 24 maggio), si è tenuta la tavola rotonda Beyond the Italian Theater, spazi alternativi per il teatro musicale, in cui un panel di autorevoli relatori internazionali (architetti, registi teatrali, critici musicali e di architettura), si sono confrontati sul tema degli spazi contemporanei dedicati al teatro musicale e all’opera lirica.
Marco de Michelis, docente di Storia dell’Architettura allo IUAV di Venezia e curatore di mostre nazionali e internazionali ha moderato la discussione tra Daniele Abbado (regista di opere liriche, teatro e televisione), Guy Cherqui (critico musicale e d’opera lirica), Valerio Maria Ferrari (architetto fondatore di Vmcf Atelier e autore dell’installazione Operafood, con cui ha presentato il nuovo concept per il teatro Visual Music Facilities Theatre nell’evento Energy for Creativity della rivista Interni).
La tavola rotonda Beyond the Italian Theater si è articolata sul tema degli spazi alternativi per il teatro musicale, rappresentato appunto dal progetto VMFT, Visual Music Facilities Theatre.
Nel XX secolo, la nozione di architettura nel teatro musicale è stata esclusa a favore di una semplice disposizione scenica, uno spazio modulabile, ogni volta adattabile alle varie esigenze. L’architettura saprebbe presentare una nuova tipologia di teatro dopo 400 anni di teatro all’italiana? E’ possibile una nuova tipologia spaziale capace di proporre un ascolto e una visione alternativi a quelli tradizionali? Quali sono i parametri delle nuove generazioni digitali con cui confrontarsi?
Una risposta a questi interrogativi è proprio l’installazione Operafood, che rappresenta in scala ridotta il progetto Visual Music Facilities Theatre (VMFT), nuovo concetto spaziale per il teatro musicale in cui convergono teatro, filosofia e architettura, sviluppato da Valerio Maria Ferrari nell’arco di vent’anni. Un grande involucro rosso (rivestito in Barrisol di 7×3,5x5m) contiene al suo interno il modello in legno del Visual Music Facilities Theatre, su cui il pubblico può azionare interattivamente 5 proiezioni video.
Si tratta di brevi messe in scena virtuali dell’opera lirica italiana, con riferimenti al cibo, al vino e ai piaceri della tavola in riferimento ad EXPO 2015: Don Giovanni (Mozart), Traviata (Verdi), Tosca (Puccini), Cenerentola (Rossini) e Belfagor (Respighi).