Sette edifici avveniristici progettati da Artelia Italia con lo studio Stefano Boeri Architetti destinati a diventare icona della rinascita libica e modello di sostenibilità nell’intera area del mediterraneo

Un lotto di sei ettari (idealmente l’equivalente di nove stadi di calcio), una superficie costruita di circa 130.000 mq (circa sette volte il Colosseo), sette edifici, per un investimento di 600 milioni di dollari: sono i numeri dell’imponente progetto Business District Bengasi che Artelia Italia, gruppo internazionale del settore dell’ingegneria integrata, si è aggiudicato dalla National Oil Corporation (NOC) libica.

 

 

Il progetto prevede la costruzione di sette edifici principali, articolati in un complesso direzionale organico che ruota intorno all’immobile destinato all’headquarter della National Oil Corporation, il cosiddetto Diamond: una torre di 30.000 mq.

Il nuovo grande quartiere polifunzionale vedrà nascere inoltre le nuove sedi della Central Bank of Libya, del Ministero del petrolio e del gas, gli uffici della società Brega e delle compagnie petrolifere internazionali, un centro congressi, un hotel da 250 camere, un centro sanitario, un mall, oltre ad una grande piazza coperta con ristoranti, bar e negozi, parcheggi e spazi esterni.

 

 

Risparmio di risorse, efficienza energetica, selezione dei materiali, illuminazione a ridotto consumo e qualità dell’ambiente interno, utilizzo di sistemi che facilitino la gestione degli immobili fanno parte della strategia progettuale per dar vita ad edifici dalle elevate prestazioni.

La proposta di Artelia Italia è risultata vincente grazie ad una idea progettuale di grande impatto architettonico – grazie alle soluzioni proposte dallo studio Stefano Boeri Architetti – ed elevato contenuto ingegneristico.

 

 

 

Il cantiere partirà nel 2019, ma l’incarico conferito ad Artelia Italia prevede l’immediata redazione del progetto multidisciplinare integrato (architettura, ingegneria, sostenibilità).